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"A serious man", i Coen sparano a salve

I fratelli Coen ci hanno abituato alla mancanza di punti fermi nella loro produzione, quindi è con la dovuta apertura che approciamo a questo nuovo lavoro. Eppure qui, lo devo dire, il cambio non aggiunge nulla. Hanno toppato.

Questo è il film più noioso, più monotono, meno divertente e... più personale (forse proprio per questo a noi poco accessibile) che abbiano mai fatto.

Ho visto gente che non si limitava a cadere addormentata, ma che cercava di addormentarsi, per accorciare l’agonia.
 
Chi lo accosta ad Allen per lo humor ebraico, chi parla del film più ironico... Mah, sostanzialmente non accade nulla (che non è necessariamente un male, vedi "Il grande Leboswky", ma qui...). Il destino si accanisce contro l’uomo medio d’America, gli stringe le maglie attorno fino a fargli il vuoto intorno, stimolando in lui stress e ricerca di conforto, senza che lui sappia essere altro che "un uomo serio".
 
Alla dottrina ebraica, imperante e prinipale responsabile degli sbadigli, il nostro uomo si rivolge in cerca di aiuto, ma essa non sa suggerire soluzioni alle sue sventure. L’uomo serio qui è sempre più un uomo solo.
 
Potrei dilungarmi sulla trama, sui personaggi (comunque perfettamente coeniani), sulle situazioni grottesche, ma per questo film non avrebbe senso, poiché è l’insieme che fallisce.

Difficile capire cosa avessero in mente i registi di Minneapolis. Forse il fatto che tutto ciò che vediamo è maledettamente familiare per loro, non li ha fatti realizzare che non lo è assolutamente per tutto il resto del mondo. Noi ci proviamo a seguirli ovunque, ma qui usciamo dalla sala, oltreché allibiti, anche tremendamente stanchi.
 
Nella carriera di ogni genio c’è almeno un lavoro incompreso, anche dai più appassionati estimatori. Forse questi autori hanno l’esigenza di esprimere anche cose personali, senza tener sempre conto di chi fruirà l’opera. Forse la necessità di essere se stessi oltre ogni compromesso li porta a volte a non essere accessibili. Io so che per quello che mi hanno mostrato con la loro arte, gli concedo anche di deludermi.

 

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