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 Home page > Attualità > Politica > Chi ben comincia è a metà del Lodo

Chi ben comincia è a metà del Lodo

Un mesetto fa un carissimo amico, che frequenta i mari del Pdl, mi scrisse un breve messaggio, conoscendo la mia opinione politica: preparati a mettere lo spumante in fresco, che non arriva a fine anno.


Lo dicono in tanti da molto tempo, iniziarono Gad Lerner e Gilioli, ma adesso i contorni del fallimento berlusconiano iniziano a farsi più netti: sparito il Lodo Alfano, il nuovo Lodo teorizzato (Lodo Ghedini) non è ben voluto né dai finiani, né dai leghisti, né dal presidente Napolitano.

Il nuovo Lodo Ghedini provvederebbe a spostare tutti i processi a carico delle cariche più alte dello stato a Roma; resta da vedere se estendere la norma a tutti i parlamentari. E’ una ultima spiaggia, dopo la bocciatura della prescrizione breve da parte di Lega e finiani, che ci vedevano una nuova "amnistia", ed è quasi commovente vedere come l’uomo più potente di Italia si dibatta sguisciando come una anguilla tra un processo e un lodo, cercando di pararsi.

 
Tuta scelera essere possunt, secura non possunt, ovvero i delitti possono restare impuniti, ma non possono lasciare tranquilli chi li ha commessi, diceva Seneca.
Cazzate, risponde Ghedini. E si permette di aggiungere "Cosa fatta, lodo ha".
 
 
In realtà il premier nelle sue ultime dichiarazioni, con cui ha seriamente deciso di far prendere una bella paura agli italiani per Halloween, si è dichiarato fiducioso che esistano anche giudici seri, che ricercano il vero. Giudici non comunisti, insomma. E se tutto dovesse proprio andare male, se tutto dovesse congiurare contro di lui, poverino, non si dimetterà, ha assicurato, per il bene degli italiani.

(ANSA) - ROMA, 31 OTT - "Ho ancora fiducia nell’esistenza di magistrati seri che pronunciano sentenze basate sui fatti - dice il premier in una dichiarazione nel prossimo libro di Vespa - Se ci fosse una condanna, saremmo di fronte a un tale sovvertimento della verita’ che sentirei il dovere di resistere al mio posto per difendere la democrazia e lo stato di diritto".
 
In pratica, se prima potevamo definire la politica berlusconiana con un vecchio adagio che dice: "Coi quattrini e l’amicizia si va in tasca alla giustizia", adesso si potrà ancora più oggettivamente sostenere che "Chi si loda s’imbroda".

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.9) 2 novembre 2009 18:38

    Immaginate le risate dell’amico Putin quando SB gli ha detto di essere perseguitato in Italia da magistrati comunisti e quando lo ha rassicurato sentenziando: ghe pensi mi!! Sembra una favola? Eppure nel paese de Il Barbiere ed il lupo non cè voluto molto per arrivare a fare cose davvero strane. Di sicuro questa Crisi - Atto secondo riserva mesi molto freddi x disoccupazione e caldi x la coalizione di governo. (c’è di più => http://forum.wineuropa.it )

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