• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

vittorio

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

  • Primo articolo lunedì 08 Agosto 2012
  • Moderatore da giovedì 03 Marzo 2013
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 34 78 51
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 69 37 32
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di vittorio (---.---.---.6) 28 marzo 2013 11:51

    E l’Italia "trabocca" di partigiani e di tifosi (l’importante è che vinca il partito o la squadra del cuore e non che la partita di calcio sia bella, pulita ed utile all’affermazione dello sport in questione).

    Io non tifo per nessuno ma ritengo importante individuare e sostenere percorsi che evitino di lasciare ai nostri figli un’Italia scassata ed un debito di dimensioni irrecuperabili.

    Monti è stato chiamato per evitare "al pelo" il default dell’Italia che avrebbe comportato fra l’altro la svalutazione dei titoli di stato (se svalutati come in Grecia del 70% ciò significa che gli italiani proprietari di buona parte degli stessi avrebbero perso qualcosa come 300 miliardi di euro = 600.000 miliardi delle vecchie lire !), l’uscita dall’UE e la marginalizzazione definitiva dell’Italietta. I politici di mestiere sono stati ben contenti di lasciare a lui il compito di attuare provvedimenti tanto necessari quanto impopolari e quindi "bruciatori" di consensi elettorali

    A proposito di "prestigio personale" forse lei non ha letto, o non gradisce considerare, quanto da me scritto il 27.3 :

    Bastava che non "salisse in politica" e sarebbe stato eletto Presidente della Repubblica all’unanimità. Ai più appare anche bizzarro, visto che ha silenziosamente rifiutato gli emolumenti da Ministro dell’Economia e da Presidente del Consiglio; e vuoi scommettere che avrebbe analogamente rifiutato l’appannaggio da Capo dello Stato sottolineando che già beneficia di laute pensioni derivanti da altrettanto copiosi contributi versati come Commissario Europeo alla Concorrenza, Rettore e Docente universitario.

    A me pare che chi non si preoccupa tanto del partito del cuore quanto del fatto che vengano infine attuate le riforme di base necesssarie per riportare l’Italia a governabilità, competitività, capacità innovativa, equilibrio accettabile fra ciò che produciamo e ciò che spendiamo, ecc. ecc. ..... dovrebbe augurarsi che, messe da parte per un po’ le sterili anzi dannosissime contese partitiche, nascesse un nuovo governo largamente sostenuto e capace quindi di attuare rapidamente e sul serio, e non solo a parole, le profonde riforme indefferibili (ma impopolari e quindi non attuate negli ultimi 30 anni né dalle coalizioni di centro-sinistra degli anni 80, nè da quelle di centro-destra e di sinistra dei decenni successivi).

    D’accordo sul "meno enunciati forbiti" ; per decidere ed agire utilmente è meglio essere lucidamente, razionalmente e correttamente informati che essere tifosi o partigiani di obiettivi "a latere" del bene dell’Italia .... e dell’Europa

  • Di vittorio (---.---.---.97) 24 marzo 2013 19:35

    Che i grandi managers siano pagati moltissimo è facilmente (o forse semplicisticamente)criticabile ma ciò non porta da nessuna parte, posto che le loro remunerazioni complessive derivano dalle leggi del mercato globalizzato; se il presidente di Volkswagen, P&G, Ford, Nestle, ecc. sono pagati X dai loro azionisti perché molto bravi a sviluppare l’azienda ed il relativo valore e profitto, io devo pagarli qualcosa più di X se voglio strapparli alla concorrenza. Marchionne ha dimostrato, dati complessivi alla mano, di essere uno dei migliori manager al mondo avendo salvato la Fiat (troppo sbilanciata sul solo mercato italiano) dal fallimento (tanto probabile che, grazie a Marchionne, la General Motors ha sborsato 2 miliardi di $ pur di non acquisire il restante 80% del capitale), con conseguente chiusura di tutti gli impianti propri e dei subfornitori . Ne ha poi fatto una multinazionale sana, acquisendo senza sborsare un soldo la Crysler in concordato fallimentare, che è ora in grado di competere e crescere sui mercati in sviluppo (Sud america, Asia, ecc,). Era forse preferibile accontentarsi di un amministratore meno ambito e meno pagato che sapesse accompagnare la Fiat a chiudere, ma non troppo in fretta grazie a sussidi necessariamente temporanei dello stato italiano ?

    Alcuni Paesi stanno provando a porre un calmiere alle remunerazioni dei top managers e questo è moralmente opportuno e giusto: perché si realizzi concretamente occorre però che venga attuato a livello internazionale, se no i managers migliori e più capaci di creare ricchezza e posti lavoro andranno tutti a far crescere quei Paesi nei quali guadagnano di più .... lasciando nelle peste i lavoratori delle aziende meno "generose" con i dirigenti.

  • Di vittorio (---.---.---.159) 9 marzo 2013 19:03

    Troppo comodo e affatto utile alla comprensione e valutazione dei fatti utilizzare un elemento solo (peraltro determinante per attirare o respingere iniziative investimenti industriali dall’estero) per "buttar lì" l’invalidità dei fatti cruciali esposti.

    Siccome non tifo per nessuno, salvo che per il futuro delle nuove generazioni europee, né devo cercare consensi a destra o a sinistra non ho alcuna motivazione per sostenere falsità né per difendere chicchessia .

TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Cultura Satira

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità