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vittorio

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Ultimi commenti

  • Di vittorio (---.---.---.85) 16 febbraio 2015 19:38

    Le domande e perplessità di Di Paolo sono legittime e provo a ragionarci sopra.

    Il crollo , provvisorio, del prezzo del petrolio è provocato principalmente dall’Arabia Saudita per danneggiare Iran e Russia e tagliare l’erba sotto ai piedi dei concorrenti americani del fracking (infatti diverse aziende hanno chiuso nei mesi scorsi).

    Considero poco la  fantapolitica perché si può facilmente sostenere tutto e il contrario di tutto. E’ però certo che i diplomatici europei hanno dimostrato, nell’ultimo decenio, di essere tanto inadeguati e disinformati da non aver presagito, per esempio,, le primavere arabe (pur vivendo sul posto con schiere di informatori). Con simili labili “supporti” figurati un po’ se i nostri politici europei, quasi ignoranti di politica estera (Putin a parte), possono evitare cavolate a gogo visto che per di più le loro decisioni sono finalizzate soprattutto a conquistare consensi in Patria.

    Gli inglesi andarono a proteggere un loro territorio (le Maldive) ovvviamente senza chiedere il permesso a nessuno così come, neppur noi fieri pacifisti, chiederemmo il permesso a chicchessia per cacciare con le armi chi volesse invadere la Sardegna o anche solo Pantelleria.

    In questo caso è giocoforza operare all’interno di un mandato ONU, ma visto che autorizzò a suo tempo lo stupido (nel senso letterale della parola) e deleterio intervento in Libia di francesi e inglesi che puntavano al petrolio più che alle libertà democratiche dei libici e costrinsero (lo prevede la Carta) il più che recalcitrante governo italiano a partecipare (quella volta aveva ragione Berlusconi) è assurdo ed inaccettabile che non abbia ancora deciso nulla per l’ISIS che sta occupando, trucidando civili a più non posso, territori appartenenti a nazioni membro  dell’ONU.

    Se pretendessimo intervenire in primis e da soli , pura chiacchiera non attuabile concretamente nell’ambito del diritto internazionale, non combineremmo nulla se non scatenare una marea di feeroci attentati diretti prioritariamente a noi in quanto primi attori …. e per di più cristiani (i diavoli per i jihadisti).

     Qui si tratta di combattere l’ISIS e di pattugliare militarmente le acque internazionali fronteggianti la Libia (solo 1300 km. !). L’impresa è colossale e noi italiani non potremmo sopportare neppure un decimo del costo. Occorre che la l’ONU organizzi una coalizione utilizzando anche una parte dei soldi che spreca per attività quasi marginali (rispetto p.e. al dramma ISIS) come la missione in Libano (non a caso gli ufficiali italiani fanno a gara ad andare lì a guadagnare molto e correndo assai meno rischi che guidando il sabato notte quando rientrano i reduci dallo sballo).

  • Di vittorio (---.---.---.69) 25 novembre 2014 13:03

    Complimenti doppi :

    1° - Lei indica dati e fatti oggettivi

    2° - Lei ha consapevolezza e coraggio sufficienti per dire verità poco "popolari" , contrariamente alla massa di pseudo lettori e pseudo ascoltatori di soli titoli populisti e solfe di pifferai magici !

    Molti anni fa, a un amico che mi chiedeva come avremmo potuto evitare l’ulteriore declino ed inevitabile fallimento italiano sia economico che politico, dissi che purtroppo conoscevo una sola soluzione (concreta ma ahimé inattuabile) : pieni poteri a Draghi per 3 massimo 4 anni per poi ritornare alla democrazia parlamentare.

    Averne di Draghi, sia in Italia che a Bruxelles .... anziché quella manica di esibizionisti sprovveduti che ci ha imbarcato nell’avventura Ucraina (tanto indebitata ed inefficiente che ci costerà centinaia di miliardi di euro e centinaia di migliaia di posti di lavoro che emigreranno li dove i salari sono 70% inferiori ai nostri!)

  • Di vittorio (---.---.---.6) 30 marzo 2014 18:02

    L’ U.E. HA BISOGNO DI PIU’ CONCRETEZZA E MENO DISQUISIZIONI STORICO-POLITICHE

    Stiamo montando l’opinione pubblica contro Putin che sta lucidamente e duramente contrastando la cavolata commessa dagli sprovveduti ed incauti funzionari e politici dell’UE che hanno promosso il processo di associazione  dell’Ucraina; immaginavano  forse che :

    Ø la Russia potesse mai rinunciare al controllo sulla Crimea e le sue strategiche basi navali ?

    Ø la Crimea fosse masochisticamente disposta a rinunciare ai suoi profondi, concreti e vantaggiosi legami con la Russia ?

    Ø il bilancio UE, già inadeguato prima ancora del taglio imposto recentemente dall’UK, potesse assorbire senza tagli a latere le svariate decine di miliardi di euro di aiuti e contributi necessari per i quasi 50 milioni di cittadini Ucraini ?

    Ø gli ucraini dell’ovest desiderassero entrare nell’UE per pura adorazione e non piuttosto per trovare lavoro e soldi nelle fabbriche che l’europa benestante avrebbe spostato lì (così come è avvenuto per la Polonia) ?

    E i tanti buonisti, politicanti e giornalai italiani che oggi inneggiano irresponsabilmente all’ingresso dell’Ucraina nell’UE sono forse pronti a farsi carico di compensare con la bacchetta magica le decine di migliaia di posti lavoro italiani che migrerebbero ogni anno in Ucraina grazie a un costo lavoro pari al 30 % di quello italiano. Vero è che questi bravi benefattori dell’umanità potranno pur sempre fieramente dire ai loro figli e nipoti, sempre più disoccupati e privi di sbocchi, “noi però abbiamo portato la democrazia in Ucraina, salvandola dal giogo russo “ !

    Se non ricordo male è ciò che è stato detto per “liberare” la Libia dalla dittatura di Gheddafi (rimpiazzato da 40 tribù e 240 fazioni armate che non obbediscono a nessuno né vogliono cedere le loro armi al governo fantoccio), per “liberare” l’Iraq da Saddam Hussein, ecc. ecc.

    E’ ciò che veniva detto a proposito della Siria da Francia (con gli aerei già in volo per bombardare obiettivi “mirati”), UK e USA ….. ma quella volta ci ha salvato Putin che lo ha freddamente impedito ; considerando che l’avventura siriana sarebbe stata ancora più drammatica e costosa di quella irachena dico che Putin merita, solo per questo però, la nostra riconoscenza imperitura !

    Smettiamola di fare i salvatori delle Patrie altrui e mettiamocela tutta (ma proprio tutta, perché se no non basta ! ) per tentare di salvare l’Europa federandola, prima che perda ulteriori colpi diventando così sempre meno competitiva ed influente a fronte di potenti federazioni quali Russia, USA, Cina, India e Brasile ! 

    Che poi Obama, dopo la retromarcia fatta per la Siria, debba mostrare i muscoli, come tanto piace agli americani, non significa che noi europei dobbiamo adeguarci più di tanto visto che alla fine della tragicommedia la Russia terrà la quasi ricca Crimea e noi europei ci sorbetteremo l’Ucraina indebitata, solo forse spalleggiati dal F.M.I. che infatti esige severe riforme e tagli dall’Ucraina prossima al default

     

     

  • Di vittorio (---.---.---.18) 29 marzo 2014 19:45

    Stiamo montando l’opinione pubblica contro Putin che sta lucidamente e duramente contrastando la cavolata commessa dagli sprovveduti ed incauti funzionari e politici dell’UE che hanno promosso il processo di associazione  dell’Ucraina; immaginavano  forse che :

    Ø  la Russia potesse mai rinunciare al controllo sulla Crimea e le sue strategiche basi navali ?

    Ø  la Crimea fosse masochisticamente disposta a rinunciare ai suoi profondi, concreti e vantaggiosi legami con la Russia ?

    Ø  il bilancio UE, già inadeguato prima ancora del taglio imposto recentemente dall’UK, potesse assorbire senza tagli a latere le svariate decine di miliardi di euro di aiuti e contributi necessari per i quasi 50 milioni di cittadini Ucraini ?

    Ø  gli ucraini dell’ovest desiderassero entrare nell’UE per pura adorazione e non piuttosto per trovare lavoro e soldi nelle fabbriche che l’europa benestante avrebbe spostato lì (così come è avvenuto per la Polonia) ?

    E i tanti buonisti, politicanti e giornalai italiani che oggi inneggiano irresponsabilmente all’ingresso dell’Ucraina nell’UE sono forse pronti a farsi carico di compensare con la bacchetta magica le decine di migliaia di posti lavoro italiani che migrerebbero ogni anno in Ucraina grazie a un costo lavoro pari al 30 % di quello italiano. Vero è che questi bravi benefattori dell’umanità potranno pur sempre fieramente dire ai loro figli e nipoti, sempre più disoccupati e privi di sbocchi, “noi però abbiamo portato la democrazia in Ucraina, salvandola dal giogo russo “ !

    Se non ricordo male è ciò che è stato detto per “liberare” la Libia dalla dittatura di Gheddafi (rimpiazzato da 40 tribù e 240 fazioni armate che non obbediscono a nessuno né vogliono cedere le loro armi al governo fantoccio), per “liberare” l’Iraq da Saddam Hussein, ecc. ecc.

    E’ ciò che veniva detto a proposito della Siria da Francia (con gli aerei già in volo per bombardare obiettivi “mirati”), UK e USA ….. ma quella volta ci ha salvato Putin che lo ha freddamente impedito ; considerando che l’avventura siriana sarebbe stata ancora più drammatica e costosa di quella irachena dico che Putin merita, solo per questo però, la nostra riconoscenza imperitura !

    Smettiamola di fare i salvatori delle Patrie altrui e mettiamocela tutta (ma proprio tutta, perché se no non basta ! ) per tentare di salvare l’Europa federandola, prima che perda ulteriori colpi diventando così sempre meno competitiva ed influente a fronte di potenti federazioni quali Russia, USA, Cina, India e Brasile ! 

    Che poi Obama, dopo la retromarcia fatta per la Siria, debba mostrare i muscoli, come tanto piace agli americani, non significa che noi europei dobbiamo adeguarci più di tanto visto che alla fine della tragicommedia la Russia terrà la quasi ricca Crimea e noi europei ci sorbetteremo l’Ucraina indebitata.

  • Di vittorio (---.---.---.222) 26 marzo 2014 16:37

    Dalla Lega al Movimento 5 stele = dalla padella nella brace !

    Buttare giù la baracca dell’Europa = gettare il bimbo con l’acqua sporca !

    L’unica ancora di salvezza per I nostril figli e nipoti = Gli Stati Uniti d’Europa (10/12 Paesi federati in grado di colloquiare e competere ad armi pari anche in futuro con le Federazioni di USA, Brasile, Cina, Russia, ecc.)

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Tribuna Libera Cultura Satira

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