• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Io temo che faremo un buco nell’acqua

Di paolo (---.---.---.49) 11 dicembre 2020 16:52

Caro Enzo, a proposito del Recovery Conte sta mettendo in atto lo stesso identico comportamento dei suoi omologhi europei, ovvero una gestione di indirizzo necessariamente centralizzata, coordinata da una task force ministeriale che si avvale di tecnici esistenti in seno alla amministrazione pubblica. Niente di più e niente di meno. Per quanto riguarda i progetti da finanziare tutti i soggetti istituzionali sono comunque chiamati a partecipare. Nessuno escluso. Hai sentore di distinguo, proteste o minacce nei confronti del’esecutivo in Francia, Germania, Olanda ecc.. ? Ovviamente no.

Il punto è che in nessuno di questi paesi esiste una classe politica come la nostra.

Visto che citi Renzi, che tuona contro la cabina di regia e dici che ha ragione da un punto di vista politico, allora ti dico come la vedo io.

Renzi ha almeno due problemi. Il primo è quello di rendersi visibile per non scomparire del tutto, quindi non è escluso che lo vedremo girare con una pentola in testa per attirare l’attenzione su di se. Il secondo è che teme che Conte confermi di essere quello che lui avrebbe voluto essere, ovvero uno statista di rango internazionale. Se la directory di Conte dovesse dare i buoni risultati che tutti i cittadini ( esclusa la schiumaccia) si aspettano, ne conseguirebbe che per Renzi, ma anche per altri leader o presunti tali, diventerebbe dura. Perché il consenso per Conte metterebbe in discussione il loro consenso.

Renzi ( ma dietro spingono tutti  di governo e di opposizione) vorrebbe un governo istituzionale con magari a capo Draghi. Perché poi Draghi prenderebbe il posto di Mattarella, togliendosi dall’agone politico e per lor signori si aprirebbe la strada della tradizionale abbuffata consociativa. E stavolta la tavola è imbandita come non mai. Imbandita con 209 miliardi.

Conte quindi rappresenta un rischio, perché a differenza di Draghi, potrebbe essere dotato di una propria forza politica, eventualmente ingrossata dal consenso, con la quale dover fare i conti (anche elettorali). Siccome per lo spolpaggio è richiesta unità di intenti, ergo Conte rappresenta un rischio che va eliminato fin da subito. Come? Commissariandolo. Et voilà!

Malgrado le minacce del fringuello di Rignano sull’Arno, l’operazione non riuscirà.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox