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Coronavirus | La pandemia è (anche) una questione di classe

Di Osvaldo Duilio Rossi (---.---.---.91) 30 marzo 2020 13:39
Osvaldo Duilio Rossi

Il ragionamento fila, è condivisibile, ma poco originale: da sempre i privilegiati hanno la possibilità di "isolarsi" (in corti e castelli, in enclave, ecc.), mentre gli svantaggiati fanno la "vita di strada" (tirano la carretta, dormono sotto i ponti, ecc.). La lingua stessa è piena di locuzioni e immagini ad hoc.

La cosa nuova, forse, è che in questa situazione di emergenza/crisi (e ci sarebbe da discutere sulla differenza tra i due termini) i privilegi stessi sono messi a rischio, perché dipendono da una struttura produttiva che (paradossalmente) dipende da chi non è privilegiato: i cassieri dei supermercati sono i nuovi eroi, i lavoratori della terra consentono di approvvigionare alimenti, ecc.

Stiamo affrontando un cambiamento che potrebbe alterare profondamente le nostre "abitudini sociali". Forse un po’ di filosofia economica può aiutare a capire cosa sta cambiando. Suggerisco un’altra lettura: almeno il cap. 6.3 di Pensiero magico e scientifico.


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