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Sanitopoli di Bari: peggio di Tangentopoli

Di Pietro Orsatti (---.---.---.182) 29 agosto 2009 10:34
Pietro Orsatti

Questa volta eviterò di fare refusi creativi.

Allora, cominciamo dall’inizio. Come dice Massimo quando si parla di un’inchiesta relativa (attenzione, specifico "parla" e non "si tira giù un giudizio") a ambienti di sinistra e non solo quindi a ambiti più comodi come quello dell’area limitrofa al premier si urla subito (da sinistra) a un complotto. In perfetta specularità con quello che fa la destra. Uno spettacolo a cui abbiamo assistitio fin troppe volte.

Le inchieste esistono, ci sono almeno 5 magistrati che stanno indagando in coordinamento, non mi sembra che si possa parlare di una "bufala mirata" di un solo magistrato prevenuto. Ripeto, inchieste e non sentenze. Il processo, se ci si arriverà, si spera che fornisca almeno una verità "legale". Intanto quelli che sono inseriti nel mio articolo sono solo fatti, basati su dichiarazioni e carte rese pubbliche (e quindi anche in mano alle difese) secondo la legge.

Si chiama "libertà di informazione" quella che ho esercitato e continuo ad esercitare. Almeno fino a quando ce la lasceranno esercitare prima di metterci un bavaglio nelle prossime settimane con il ddl intercettazioni (e magari ci fossero solo quelle dentro quel provvedimento) casomai con il voto di qualche parlamentare del Pd.

Il sottobosco di Tarantini, come lei Rocco ha ben sintetizzato, è stato sgominato? Sicuri? Non mi risulta che ci sia stato ancora alcun processo. Ma indagini aperte ancora si. Ci basta il "sottobosco"? Ci basta, intendo, a noi società, cittadini?

Il parallelo che facevo con il "mariuolo" Mario Chiesa non è casuale. Pensiamo a cosa sarebbe successo se ci si fosse fermati solo agli affari di Chiesa. Poi si è esagerato? Forse si, in alcuni casi probabilmente. Ma il comitato di affari che finanziava grazie a corruzione e concussione un bel pezzo del sistema dei partini nei primi anni ’90 venne se non sgominato almeno portato alla luce. La prima mazzetta "beccata" a Chiesa era una robetta, se non ricordo male, di circa venti milioni delle vecchie lire. Come "le forniture" di polvere allegra che emergono dalle inchieste siu Tarantini. Da quello si arrivò a ben altro. Come sembra stia accadendo in Puglia (e non solo lì) in questi mesi.

La questione morale non può essere posta come discriminante solo verso alcuni, e soprattutto non può essere tirata fuori solo nei momenti politici che più ci tornano utili. La questione morale (e il conflitto di interessi), secondo me, è una delle questioni centrali nel nostro Paese.


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