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Vincent Lambert: sentenza dovuta

Di Antonello Laiso (---.---.---.213) 29 settembre 2019 15:49

Un tal (come lui mi definisce sul suo psudo blog)senza a era il coraggio di commentare qui quello che ha riportato,Rosario Galatiolo,asserisce che quanto ho scritto non è nel nome del Signore e della sofferenza cristiana ,lavita ed il fine vita a suo dire non ci appartiene ,senza entrare nel merito delle disquisizioni teofilosoficbe,ma fermandomi all articolo scritto di cui sopra preciso che Vincent Lambert ha lasciato una sua volontà alla moglie se le sue condizioni sarebbero rimaste nell’ attuale di cui alle sofferenze fisiche e spirituali di porre fine,mentre la madre voleva tenerlo in vita quasi egoisticamente ma di certo ad un amore di una madre non si può fare critica. La vita e la morte devono necessariamente appartenerci,i casi estremi e solo documentati e sanciti come tali dalla scienza medica meritano quella propria volontà sancita (di un eventuale fine vita )o di chi ci sta vicino e ci ama. Del resto non siamo ne degni ne abbiamo la forza di patire quelle sofferenze della Croce che solo Gesù ha provato di certo non per essere ricambiato di quel dolore.Di certo se sbagliassimo quella misericordia dovrebbe avvolgerci .Abbiamo sbagliato per amore e tanto ci basta ,non siamo carnefici nemmeno per le formiche che evitiamo di calpestare. Del resto gli animali che amiamo da una vita nostri compagni, quando in fin di vita non poniamo loro per amore un fine vita tramite la scienza medica ? nonostante quelle lacrime che scendono sul viso?


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