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L’incompetenza, questa conosciuta

Di Marina Serafini (---.---.---.21) 4 maggio 2019 09:16
Marina Serafini

La politica non sta percorrendo questa strada: la politica l’ha costruita, questa strada, e lo ha fatto attraverso un processo strutturato e programmatico che ha visto inserire in ruoli decisionali- politici persone dallo spessore culturale e intellettivo veramente limitato. Questi, a cascata, portano avanti dinamiche malsane e miopi di cui si fanno incompetentemente garanti. Dovrei dire piuttosto "competentemente", dato il forte livello di incompetenza che dimostrano. Questi contribuiscono a creare un clima culturale becero e limitante che, metabolizzato soprattutto da chi vi nasce e cresce dentro, non fa che alimentare a sua volta una scarsa capacità critico riflessiva e, inevitabilmente, di competenze. Ha ragione nell’accusare lo stato di carenza progressiva di competenze, e mi viene da sottolineare come questo clima culturale nutrito nei nostri tempi, sembra finalizzato proprio a denigrare le competenze, a vanificare quell’esisgenza una volta percepita dai giovani di affinarle e svilupparle, le competenze. Oggi non si dá prospettiva di carriera, né di crescita; oggi i professionisti sembra non siano più richiesti, non vengono premiati né ricercati. Nessuno "perde" più tempo a occuparsi di formazione, i processi di selezione in azienda sono ridicoli, svolti da persone che, a loro volta, non hanno competenza. Il mercato sembra muoversi lungo una piatta linea indifferenziata di servizi omologati. Compra e vendi. E paghiamo poco chi mettiamo a operare perché tanto c’è crisi, e se questa persona non si accontenterà, ce ne sono decide che aspettano di poter trovare un lavoro... Con queste premesse é ben facile tirare su generazioni sfiduciate e insoddisfatte, e con poche ambizioni. Le ambizioni vengono uccise. Le speranze sono oscurate. Non c’è l’ambiente che ne consenta lo sviluppo, e neanche il germoglio. La strada é stata già costruita, e ci porta dritti dritti alla miseria.


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