Concordo pienamente, ma credo che il problema da porsi non sia tanto lo studio delle religioni, quanto la paura della chiesa di perdere quel dominio, che da sempre, caratterizza il suo potere temporale.
Lo stato laico, per sua natura, difende la libertà di quanti rispettano le leggi, di conseguenza, tutti i credi vengono messi sullo stesso piano e trattati allo stesso modo, e la sentenza va letta in questi termini.
La chiesa, però, in questo vede un pericolo per la sua egemonia.
Non c’è da meravigliarsi, dunque, delle sue reazioni; caso mai, l’attenzione va posta su quei politici che, per interessi di potere e non perché fedeli, aderiscono alle istanze della chiesa anche la dove tali istanze sono contrarie allo stato che rappresentano.
francesco
discutendoinsieme.ilcannocchiale.it/2009/08/12/il_papa_e_il_nichilismo .html