…..“non si può governare oltre
il volere del popolo…….”governo dittatoriale”……..scrive tra l’altro Antonello
Laiso.
In verità nel corso degli ultimi
vent’anni in Venezuela gli appuntamenti
elettorali sono stati proprio parecchi. Non c’è dubbio che sono state elezioni
libere. Non solo perché sono state sempre presenti apposite Commissioni di
controllo internazionali, ma considerando in particolare che nel corso degli
ultimi tre /quattro anni i due fronti di colazione contrapposti hanno avuto
risultati divergenti. Nel dicembre 2015 per l elezioni dell’Assemblea nazionale
( parlamento) ha vinto in maniera consistente il polo di centro-destra ( Unità Nazionale) battendo le sinistre ( Grande
Polo Patriottico).
Nelle successive elezioni
presidenziali, 20 maggio 2018, ha vinto il Partito Socialista Unito del Venezuela,
eleggendo Maduro. Riguardo l’affluenza al voto delle presidenziali ultime, il
46% dei partecipanti, al fine è in linea con le percentuali partecipative di
molti stati, a partire dagli Stati Uniti.
Certo, la situazione sociale è
estremamente difficile, con aspetti molto drammatci. Il Venezuela è da molto
tempo sottoposto a feroce embargo da parte degli Stati Uniti ( e degli altri
Stati servitor fedeli)….con tutte le drammatiche conseguenze, come già dimostratosi
in altre realtà mondiali che hanno subito identica sorte.
E’ emblematico che tutto questo, a
partire dalle scelte strategiche dei principali stati occidentali, avvenga ancora una volta ina una realtà ben
fornita di petrolio; il Venezuela ha le più grandi riserve in assoluto sul
piano mondiale.
Dove c’è petrolio c’è puzza, forte, di interferenze esterne e di
guerre, come in particolare avvenuto in Iraq, Libia, e nelle aree limitrofe….Siria
e Iran ( in questo momento nell’occhio del ciclone statunitense). Sono ben noti
gli scatenatori delle guerre “liberatorie”, con tutti i disastri materiali e
umanitari conseguentemente determinatosi.
Anche in Venezuela c’è un grande
spettro ( esterno) che si aggira in maniera sciacallesca.
Su tutto questo bisognerebbe ben
riflettere prima di sentenziare.