Opacità >
Di Maio
Luigi dichiara di non sapere nulla sulla vicenda dei 4 casi (almeno) di lavoro nero
presso l’impresa edile del padre Antonio. Rivela altresì che soltanto “da
giovane” lui stesso ha lavorato per “brevi periodi” nella ditta del padre.
Da
qui tuttavia sorge un quesito.
NESSUNO trova nulla da eccepire sul fatto che
allora, pur lavorando giornalmente in azienda, il giovane Di Maio non abbia
avuto mai sentore (e curiosità) sull’insolita dislocazione di ben 4
collaboratori in una distaccata proprietà di famiglia.
Un edificio, dismesso e
formalmente inagibile, che veniva utilizzato come una sorta di capannone, di magazzino/succursale.
Se è impossibile accertare la verità, sarebbe comunque interessante domandarglielo
ed “ascoltare” la risposta. Non limitandosi ad un semplice e opaco “prendo le
distanze”.
Può sembrare, ma non è una banalità.
STARE nella stanza dei bottoni
non è giocare al Pantomima e Rimpiattino ...