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Termovalorizzatori: la bufala (voluta)

Di Antonello Laiso (---.---.---.2) 23 novembre 2018 08:48

I termovalorizatori,sono realta’ in tutta Europa, anche in quelle citta’ ambientaliste, non credo che la nostra tecnologia ed intelligenza possa superare (ed avere dei preconcetti) quella di moltissime Nazioni da cui importiamo beni di consumo considerati affidabilissimi. Abbiamo visto in passato in particolar modo quelli del nord Italia quale funzione importantissima hanno avuto ad accogliere quelle montagne di munnezza che stavano affogando molte citta’ del sud ovvero dove sono quasi inesistenti o in numero insufficiente. La differenziata?non puo’ essere quella "condicio sine qua non",credere alla favola dei rifiuti zero e’ come credere a babbo natale.Quando si tira fuori qualcosa di riciclabile dai rifiuti non puo’ essere quel qualcosa come la soluzione geniale a risolvere tutto.Le discariche sono bombe a cielo aperto,e per le falde freatiche:Storicamente i termovalorizzatori hanno servito i paesi europei, molti dei quali sono diventati a zero discarica. Dire che l’energia recuperata sotto forma di vapore non equivale a quella spesa non ha valore scientifico in nessun modo, non possiamo paragonare quell’ energia occorrente dopo aver usufruito di una funzione importantissima (incenerire i rifiuti)ovvero a temperatura di circa 1000 gradi della stessa energia post,nessuna legge della fisica lo contempla.In Danimarca,spesso l’energia riciclata serve a riscaldare centinaia di abitazioni,in Germania ad alimentare macchine industriali a vapore,parimodo in quello di Brescia in Italia. L’energia si trasforma ma non completamente , nel 2006 Brescia ha ricevuto il riconoscimento per il miglior impianto al mondo per il recupero energetico dei rifiuti,la pressione politica a fare il rifiuto zero e’ una chimera, ci obbliga a quelle discariche, e ci dimentichiamo l’inquinamento delle falde acquifere,? e del pergolato che vogliamo dire? e del trasporto a discarica spesso accaparrato da organizzazioni criminali ? e poi del costo per mandare al nord europa o nord Italia quei rifiuti? ma allora poi sono indispensabili a qualunque costo a tonnellata per non affogare nella munnezza i termovalorizzatori???? Per quanto riguarda le nanoparticelle,i moderni impianti hanno quasi azzerato l’emissione di queste,e di sicuro non sono piu’ pericolose di qualche decina di automobili inquinanti che girano indisturbate nelle citta’ da sempre.Anche le caldaie casalinghe a metano inquinano se vogliamo essere pignoli,il gpl,i camini producono inquinamento,le fabbriche producono inquinamento,un depuratore anche funzionante non depurarera’ mai tutto, produce inquinamento,vogliamo continuare? Ancora ,vogliamo mettere in discussione la qualita’ della vita, della salute, li dove sono i termovalorizzatori? allora uno a caso,Brescia,aspettativa di vita (fonti scientifiche) 83,5 anni rispetto a citta’ senza termovalorizzatori,82,7 anni. Meditiamo , gente,meditiamo.


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