Piroette >
DEF e
manovra da giorni danno adito a dichiarazioni variegate ed a cifre divergenti.
E’ tutto un continuo “balletto” di numeri e destinatari.
Come se il Bilancio (conti
pubblici paese) fosse una sorta di brogliaccio utile per gli “aggiustamenti”
quotidiani.
Non si può non notare l’impegno profuso dai vari “esperti” nel
cercare di far quadrare (stando al testo diffuso) i capitoli delle risorse in
entrata con quelli delle uscite (spese).
Tanta infatti è la “disinvoltura” con
cui vengono previste delle misure finanziate in DEFICIT nel mentre si prefigura
un PIL che sale dell’1,5, dell’1,6 e dell’1,4% e un rapporto Debito/Pil che
cala dal 130 al 126%.
Ancora una volta sarà decisivo il ruolo del Presidente
della Repubblica nel dipanare la matassa delle "dissonanze" di governo, delle “raccomandazioni”
UE, delle paventate "vampate" dei mercati e perfino del rischio di un “vuoto”
politico.
Per non parlare di certe sortite da sedicenti “vittime” di potentati
radicati e pregiudizi culturali. Come se un domani a pagare il conto fossero i leader
oggi al governo. Tipo le decine di miliardi di capitali e di risparmi che stanno
già evaporando.
Le “piroette” verbali (e gestuali) suscitano entusiasmo e facili applausi,
ma non danno né sostanza né certezza ai vantaggi promessi.
Unico argine efficace
è diffidare dell’accoppiata di Pantomima e Rimpiattino che …