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Sono una bambina, abito in una casa: una casa chiusa

Di paolo praolini (---.---.---.110) 6 agosto 2009 23:58

Nell’immaginario collettivo personaggi che abitualmente abusano di ragazze minorenni ed addirittura bambine, potremmo raffigurarceli come strani ed ambigui personaggi.
In realtà sono più assimilabili a cittadini normali come il nostro vicino, o il nostro capoufficio.
Gente comune contornata da una vita normale, magari famiglia e figli, che una volta all’anno assume l’aspetto del mostro molto lontano da casa, senza che possa essere smascherato e rischiare di perdere credibilità sulla propria immagine.
Rimanendo inaccettabile la frequentazione di minorenni sfruttate dalle organizzazioni malavitose, l’individuazione di questi personaggi rimane un problema grande a cui potrebbero dare contributo alla risoluzione gli stati dove è di uso corrente il turismo ’sessuale’ (brasile, cambogia, laos, thailandia, etc.), ma qui la collaborazione tra stati non avviene come dovrebbe e la giurisdizione locale non permette un’azione esterna.
Dal punto di vista morale è anche vero come riporta l’articolo sopra, che la chiesa non pone in evidenza questo degli abusi come argomento da affrontare prima di altri di fronte alla pubblica opinione, la stessa stampa non ne pone rilievo tra i principali argomenti di dibattito.
Questo articolo continua ad allargare l’ampio spettro di problematiche messe in rilievo ed affrontate da Agoravox.
Grazie


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