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Ecco come si difende Autostrade spa

Di GeriSteve (---.---.---.128) 21 agosto 2018 21:34

EPPURE, QUALCOSA CAMBIERA’.

 

Caro Paolo,

fai benissimo a denunciare l’arroganza dell’ad di autostrade, fai benissimo, insieme a Persio Flacco a denunciare la cronica impunità dei potenti, eppure...

eppure io credo che stavolta a non aver capito sia l’ad Castellucci.

 

Non ha capito che il vento sta cambiando e pericolosamente (per lui). Lo hanno capito meglio gli investitori (molti stranieri) che hanno precipitosamente disinvestito sulla sua azienda.

 

E’ del tutto evidente che in Italia, e non solo, tanta gente non è più disposta a farsi turlupinare e che chi esagera, addirittura dopo aver causato morti, dovrà essere abbandonato dal sistema, che cercherà di salvare se stesso abbandonando gli stupidi arroganti.

 

Il governo attuale cresce nei consensi, non perchè abbia brillato, ma perchè nel paese cresce l’esigenza di farla finita con malgoverno, corruzione, complicità con la delinquenza. Chi governa lo sa e cercherà di non smentirsi su quest’esigenza.

 

Non credo che per questo si sia irreversibilmente intrapresa la via del risanamento e del buon governo: al di sopra dei Castellucci ci sono logge di potenti con menti raffinate che queste cose le capiscono bene. Decideranno come contrattaccare e lo faranno con i loro potenti mezzi: hanno a loro disposizione strateghi, pianificatori, psicologi, spin doctors, opinion makers, mass media nonchè tutto l’apparato burocratico dell’UE. Cercheranno di fermare le azioni di risanamento attizzando contrasti e secessioni, utilizzeranno la strategia della tensione sui titoli di stato e la macchina del fango contro gli innovatori più intraprendenti. Nel far deragliare la "primavera italiana" si coalizzeranno poteri globalizzati che temono altre primavere in altri paesi.

 

Difficile prevedere cosa succederà e dove si andrà a finire, ma è facile prevedere che non sarà un percorso facile, che si avranno colpi e contraccolpi.

 

Noi, piccoli  liberi pensatori indipendenti su Agoravox e altri blog potremmo avere un ruolo rilevante nel chiarire il come e il perchè di quei colpi e contraccolpi. E’ vero che contiamo molto poco, ma è anche vero che i grandi e a suo tempo ascoltatissimi opinions makers di sempre ormai stanno contando sempre meno; basta ricordarsi il referendum costituzionale, le elezioni, le tirature dei giornali tradizionali, i sondaggi: la gente vuole pensare (bene e male) con la sua testa e non più con la loro.

 

Saluti,

Geri


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