Quale finale? >
La
vicenda dei migranti di POZZALLO è l’esempio di una politica gestionale fatta
di operazioni “una tantum”.
Ripartirsi l’onere di qualche decina di individui
soccorsi con 6 Paesi “volonterosi” non è certo la controprova di aver così spuntato
la perseguita “solidarietà” dell’Europa.
Nel merito.
Dall’insieme degli
immigrati in esame si dovranno “estrapolare” alcuni gruppi distinti di 50 soggetti
i quali risultino “meritevoli”, in pari grado, dell’accoglienza.
Il tutto
tenendo conto di una molteplicità di caratteristiche (sesso, età, parentele, origine,
motivazioni, ecc.).
CORRETTEZZA vorrebbe che i rappresentanti dei Paesi di futura
destinazione presenziassero alle operazioni e ne condividessero criteri e
risultati.
Un’impresa tutt’altro che semplice e che con certi numeri non offre alcun
margine di “discrezionalità”, se non al ribasso.
Non è neppure chiaro come e chi
dovrà farsi carico del trasporto finale.
Assomiglia tanto a una “cernita” risolta
a tavolino. Ma con quale finale?
Meglio diffidare di Riflessi e Riflessioni
calibrate …