• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

L’Austria ed il passaporto ai sudtirolesi: boutade o episodio grave?

Di Enzo Salvà (---.---.---.98) 4 gennaio 2018 17:53

I termini "secessione" ed "annessione" non possono essere attribuiti all’Austria, questo è solo polverone mediatico. Dopo la II Guerra, l’Accordo De Gasperi-Gruber sull’Autonomia allegato al Trattato di Pace tra Italia e il ricostituito Stato Austriaco e successivamente sotto l’egida dell’Onu, riguardava l’Autonomia amministrativa, la salvaguardia di cultura, lingua, scuola ecc. Nel 1992 quando l’Austria, controllore ufficiale dell’accordo, emise la "quietanza liberatoria" riconobbe l’adempimento dell’obbligo da parte italiana e quindi l’appartenenza del Suedtirol all’Italia. I consiglieri delle Provincia di Bolzano a maggioranza chiesero all’Austria, non molto tempo fa, la doppia cittadinanza e Kurz, motivi suoi, concede. Se l’Austria avesse parlato di secessione o annessione avrebbe sollevato un bel vespaio ma così è tanto fumo e poco arrosto. Che poi Eva Klotz figlia di Georg, combattente per la libertà Sudtirolese o "dinamitardo" come veniva chiamato dai giornali italiani dell’epoca, abbia indetto referendum ufficiosi con buoni risultati è altra cosa. La verità è che in Europa ormai, essere divisivi, demagogici, populisti e nazionalisti è diventato uno sport, per la gioia di una informazione poco informata o meglio ancora poco "intellettualmente onesta"

Un Saluto
Enzo
PS: io sono sudtirolese, bilingue, di madre lingua italiana.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox