Dopo 1 anno e 3 mesi da
quando scrissi questo post,una sorta di auto confessione
sulla mia conoscenza di Cesare Battisti, aggiorno con la notizia
arrivata sul web stanotte, perchè Cesare Battisti non solo l’hanno visto
ma l’hanno anche preso; le dichiarazioni del nostro ministro a me
risultano lo stesso penose parole che poteva risparmiarci, tenuto conto
della pesantezza politica di circa 50 anni fa, e del dramma che hanno
vissuto le famiglie di gente ammazzata senza un perchè se mai ce ne
fosse uno nel farlo.
Aggiornamento dall’ Ansa: "Cesare Battisti è stato
catturato in Bolivia. E il deputato
federale e figlio del presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha voluto
subito mandare un messaggio al ministro dell’Interno: "Matteo Salvini,
il ’piccolo regalo’ sta arrivando", ha scritto Eduardo Bolsonaro su
Twitter.La notizia della cattura è stata confermata da fonti italiane e
dall’ambasciatore italiano in Brasile, Antonio Bernardini, che ha
celebrato la cattura dell’ex terrorista latitante da dicembre
affermando: "E’ stato preso! La democrazia è più forte del
terrorismo".Battisti è stato arrestato alle 17 di ieri (le 22 in Italia)
da una squadra speciale dell’Interpol formata anche da investigatori
italiani e brasiliani mentre camminava in una strada di Santa Cruz de La
Sierra, popolosa città nell’entroterra boliviano. L’ex membro dei
Proletari armati per il comunismo (Pac) non avrebbe opposto resistenza.
Indossava pantaloni e maglietta di colore blu, un paio di occhiali da
sole e barba finta. Caricato in macchina e accompagnato in una caserma
della polizia, Battisti non avrebbe proferito parola.La squadra speciale
dell’Interpol aveva indirizzato le ricerche intorno a Santa Cruz poco
prima di Natale. Ieri infine è stata circoscritta la zona nella quale
Battisti si era nascosto, sono stati quindi compiuti appostamenti in
almeno tre-quattro aree differenti, finché l’ex terrorista è stato
accerchiato e bloccato con il supporto della polizia boliviana. Battisti
aveva fatto perdere le tracce di sé dopo la decisione del magistrato
del Supremo Tribunale Federale (Stf) brasiliano Luis Fux che il 13
dicembre ne aveva ordinato l’arresto per "pericolo di fuga" in vista di
una possibile estradizione in Italia, concessa nei giorni seguenti dal
presidente uscente Michel Temer prima dell’insediamento di Jair
Bolsonaro il primo gennaio 2019.Era stato proprio Bolsonaro ad imprimere
un deciso cambio di passo alla vicenda, esprimendosi prima ancora di
essere eletto a favore della riconsegna all’Italia di Battisti e
rovesciando così la decisione dell’allora presidente Lula da Silva di
concedere asilo politico all’ex terrorista condannato all’ergastolo in
Italia per quattro omicidi."