Tenere botta >
Termini
come posti di lavoro e occupati non bastano, da soli, a fotografare tutta la
realtà. Ad esempio, nelle rilevazioni a fini statistici, rientrano tra gli occupati
anche coloro che lavorano 1 settimana al mese, oppure a orario ridotto, oppure a
termine.
Per non parlare della difformità dei redditi erogati a fronte di
prestazioni del tutto analoghe.
In particolare.
Ci è stato appena ricordato che
dal 2008 al 2013 sono stati persi 1,09 milioni di posti di lavoro, ma che oltre
900 mila sono stati recuperati negli ultimi 3 anni. Ovvero, che il numero degli
occupati è di nuovo risalito alla soglia dei 23 milioni del 2008.
Peccato che
nel 2008 il tasso di disoccupazione era del 6,7% mentre nel citato triennio ha
oscillato tra l’11 e il 12%. Questo nonostante le molte migliaia di soggetti (inattivi)
che hanno addirittura rinunciato a cercare un lavoro.
E ora?
Il vero banco di
prova sarà la legge di Bilancio.
Tutto da scrivere il finale de La crisi – Atto
secondo …