Quali VALORI >
La nostra Costituzione e le Leggi
che ne discendono sono i “valori” normativi del nostro vivere in comune. QUINDI,
nel caso di un immigrato, “non è tollerabile che l’attaccamento ai propri
valori porti a una violazione cosciente di quelli della società ospitante”.
Ossia.
Secondo l’art.19 (Costituzione) esercitare in privato o in pubblico il culto significa
riconoscere uno spazio (libertà) a ciascuna religione, purché sia conforme alle
leggi vigenti per ogni cittadino.
Neppure il Vaticano prevede e tanto meno prescrive
delle “pratiche” religiose, esercitabili in privato o in pubblico, che siano difformi
o contrarie alla legislazione italiana.
Non solo.
E’ difficile immaginare che in
Italia non vivano tanti altri indiani SIKH e che non siano altrettanto
attaccati ai valori di origine senza sentirsi “obbligati” a ostentare per
strada un Kirpan lungo 20 cm.
In uno Stato laico il valore primario è l’equilibrio
tra Autodeterminazione e “collettività” …