Quale flessibilità >
NEL
prossimo semestre si terranno le elezioni politiche in Francia ed in Germania. Nel
contempo il grado di tenuta degli attuali Governi italiano e spagnolo non è
affatto scontata.
CON la Brexit avviata e con il proliferare di movimenti
euro-scettici la Commissione UE e il Consiglio Europeo non possono (in suddetto
semestre) limitarsi ad applicare, in modo formale e rigido, dei “limiti” gestionali
o perfino degli “atti d’imperio” avversi agli indirizzi politici dei singoli Paesi
membri.
Per quanto ci riguarda.
Salvo il positivo “effetto trascinamento” di un maggiore
ritmo di crescita (ripresa) dell’economia europea la “reale entità” delle
misure correttive (tagli, imposte, ..) necessarie per riequilibrare il nostro
bilancio sarà integralmente palesata solo a partire dall’autunno e con la Legge
di Stabilità del 2018.
Di sicuro fino ad allora resterà “sospeso” un eventuale ricorso
alla già paventata procedura d’infrazione. Tanto si desume anche dalle recenti dichiarazioni
di Valdis Dombrovskis quando parla di prospettate “misure addizionali” che “sembrano
essere in linea” con quanto “raccomandato” dalla Commissione UE.
Un punto di
incontro appare ormai acquisito.
Quello di un tipo di “flessibilità” a
scaglioni che ricorda certe tecniche da Pantomima e Rimpiattino …