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Abruzzo: "qui la ricostruzione non è mai cominciata"

Di giorci (---.---.---.47) 6 luglio 2009 19:50

Alla fiaccolata eravamo circa 4000. Si è svolta senza incidenti grazie alla responsabilità di tutti. La città e i comuni limitrofi sono DEVASTATI.
Dalle informazioni addolcite diramate in questi tre mesi non si può avere la sensazione reale di quanto è successo. Alle 3.32 della notte scorsa in Piazza Duomo tra il buio dei palazzi ancora in piedi rispecchiati solo dalle fiaccole regnava un silenzio tombale interrotto solo da qualche megafono e da due cani randaggi che ignari scorrazzavano per la piazza.
Durante l’attesa delle 3.32 una riflessione.
Possibile che dopo una simile tragedia, invece di rispettare il dolore della popolazione colpita da lutti e dolori, ha prevalso la sfortunata idea di indire il G8 proprio nella zona che aveva bisogno oltre agli stanziamenti finora negati soprattutto di comprensione umana. Invece da mesi tutto l’impegno si è concentrato sul G8 tralasciando completamente la ricostruzione del centro storico (mai iniziata), lasciando a se stessa la gente dentro le tendopoli e negli alberghi della costa senza nessuna informazione su come si pensa di affrontare l’emergenza nei prossimi mesi / anni. Oltre alla distruzione quasi totale delle abitazioni l’intero tessuto socioeconomico è distrutto. Metà dei nostri concittadini sono esiliati sulla costa lontani dalle loro abitazioni , stressati e impauriti temono il ritorno . La scelta si sta rivelando sbagliata e irresponsabile.
Solo per motivi di immagine personale si è scelta L’Aquila come sede del G8 smuovendo ben tre regioni con tre sedi differenti (Maddalena, L’Aquila e Roma) con dispendio enorme di fondi pubblici e di uomini che potevano essere benissimo impegnati nella ricostruzione dell’Aquila.
Alla viglia del meeting con circa 60 scosse al giorno i Grandi della Terra non hanno idea di dove dirigesri. Solo un mago come Berlusconi poteva fare una simile frittata. 


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