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Rievocazione del ’68

Di Fabrizio (---.---.---.63) 13 settembre 2008 12:05

Assolutamente tendenzioso e parziale. Soprattuto il discorso sul cambiamento del sistema scolastico, che non è da vedere a tinte unicamente fosche.
Che si sia introdotto in un sistema cristallizzato e anchilosato di tradizionale trasmissione del sapere uno, o meglio, vari sistemi alternativi e diverse visioni di ciò che è la vita di un individuo e il suo ruolo nella società, non è un elemento screditativo della qualità dell’insegnamento, al contrario, è un arricchimento per l’introduzione di un minimo necessario contraddittorio di fronte a una società in rapido cambiamento, alle cui esigenze il vecchio sistema tradizionale non era (non è, in considerazione dell’epoca attuale improntata a una dissennata restaurazione....) più in grado di sopperire.
E come ogni contraddittorio, la radicale rottura con le vecchie certezze e la proposizione di modelli alternativi non è un processo indolore, produce scontro, dibattito, messa in discussione, insinua il dubbio, pertanto, costituisce anche stimolo di crescita individuale, sociale e culturale.
Certo, il fenomeno non è stato governato adeguatamente, per l’incapacità cronica della nostra classe dirigente (a tutt’oggi più impegnata a tagliare dissennatamente fondi sull’istruzione e la ricerca piuttosto che a provare a fomentarle e recuperare il gap crescente con certi altri paesi che in tal senso sono più lungimiranti).


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