PER GLI ALLEVATORI E IL LORO BESTIAME ABBIAMO OTTENUTO INSIEME ALMENO QUESTO: il Commissario Straordinario di Governo ha emanato
un’ORDINANZA(già recepita e resa esecutiva con propria determina dalla
Regione Lazio) che autorizza gli ALLEVATORI delle zone terremotate a comprare direttamente
tutto ciò che serve per garantire la continuità produttiva delle proprie
aziende a fronte di un RIMBORSO PUBBLICO previsto fino al 100% delle
spese sostenute. I titolari di aziende zootecniche danneggiate dalle
scosse del 24 agosto o del 26 e 30 ottobre che non avessero ancora
ricevuto ricoveri provvisori per il proprio bestiame o attrezzature per
lo svolgimento delle attività lavorative non sono più costretti ad
attendere i biblici tempi di consegna registrati finora. Potranno
procedere in autonomia. Le richieste di
autorizzazione alle spese vanno presentate all’Area Decentrata
Agricoltura di Rieti. La Coldiretti le raccoglie presso il proprio
ufficio mobile di Amatrice, nel piazzale delle farmacie. Ciascun interessato dovrà produrre un elenco
dettagliato, e motivato, dei beni strumentali che intende acquistare
direttamente, dai fornitori, perché essenziali per preservare la
continuità della propria attività produttiva. La Regione Lazio valuterà
ogni singola richiesta di spesa e quelle autorizzate saranno rimborsate.
A quel punto l’allevatore autorizzato potrà formalizzare gli acquisti
con la certezza del rimborso delle spese sostenute.AMMESSE E RIMBORSABILI sono LE SPESE PER ACQUISTO DI BESTIAME E DI STALLE PROVVISORIE, ATTREZZATURE,IMPIANTI DI MUNGITURA,CONTENITORI PER LA CONSERVAZIONE DEL LATTE, GRUPPI ELETTROGENI E PER GLI ALLACCI DELLE UTENZE. “La situazione era diventata insostenibile e
gestire il malessere galoppante tra i nostri soci – dice Aldo Mattia,
direttore Coldiretti Lazio – cominciava ad essere difficile. Questo
provvedimento, seppur tardivo, può riportare serenità”. “Una svolta
importante, ma che – aggiunge il presidente Coldiretti Lazio David
Granieri – rischia di essere tardiva e di recuperare solo in parte ai
danni prodotti da una burocrazia che almeno nelle tragedie dovrebbe
essere azzerata. Se i tempi della ricostruzione sono questi, noi non ci
stiamo. Ho visitato nei giorni scorsi alcune delle frazioni più colpite
di Amatrice. La pazienza della gente è agli sgoccioli. Ho parlato con
alcuni allevatori che hanno anticipato soldi di tasca propria per non
interrompere la produzione di latte, pagare gli allacci della corrente o
le mangiatoie delle stalle. SI CAMBI PASSO IN FRETTA E SI AZZERI LA BUROCRAZIA PER SALVARE UNA COMUNITA’”.