Purtroppo e, ripeto: PURTROPPO le considerazioni espresse nell’articolo sono tutte giuste.
Ormai la grande maggioranza di quelli che dovrebbero essere i cittadini sono dei consumatori di disinformazione televisiva, senza alcuna capacità nè volontà di approfondimento. Li si può convincere soltanto con gli slogan ben congegnati e ripetuti tante volte.
Peraltro io rifiuto l’idea che "ci si debba mettere al pari di quelli".
Giannuli cita una irrinunciabile differenza: non raccontare balle.
Io ne aggiungo un’altra: invitare ed essere disponibili agli approfondimenti, non nei talk show, ma citando articoli e saggi da leggere.