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Burkini | I jihadisti ringraziano l’ottusità francese

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.62) 29 agosto 2016 10:08

Primo: il governo francese non ha fatto niente, casomai sono stati alcuni (pochi) sindaci di destra ad emettere ordinanze locali ritenute illegittime dal Consiglio di Stato.

Secondo: l’opinione del premier Valls, favorevole al divieto al "burkini", non è diversa da quella di molti esponenti della sinistra italiana (femministe come Lorella Zanardo, filosofi come Paolo Flores d’Arcais, teologi controcorrente come Vito Mancuso, commentatori come Massimo Gramellini tanto per fare qualche esempio). Tutti sionisti? È ridicolo solo pensarlo.
 
Ridurre il problema della difficile convivenza fra culture così diverse, e per tanti versi davvero inconciliabili, alla pura e semplice "questione sionista" (non era lei che sosteneva la tesi che il "califfo" al Baghdadi fosse in realtà un agente del Mossad?), cosa che lei fa da anni con una caparbietà davvero sconcertante e pesantemente ripetitiva, dimostra solo una sua reale incapacità di analisi globale.

L’opinione pubblica francese è alle prese da decenni con la problematicissima questione dell’integrazione dei tanti immigrati di cultura islamica. Cosa che progressivamente sta investendo tutta l’Europa, con l’arrivo dei tanti profughi dalla Siria e dall’Africa, provocando le reazioni assolutamente scomposte con cui i tanti populismi di destra (ma non solo) cercano di portare a casa risultati politici significativi. Con questa difficilissima situazione ci troveremo a confrontarci tutti nei prossimi anni. E non sarà affatto facile.

Lei, come fa ormai da parecchi anni, riduce tutto sempre e solo alla sua "ossessione sionista" - come ha detto l’altro commentatore - con cui spiega tutto e il contrario di tutto. Non è difficile intuire, dietro questo motivo unico e ripetitivo, un’ossessione di altro tipo. Veda lei.


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