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Caro Dino Frisullo, racconta tu del popolo curdo

Di Doriana Goracci (---.---.---.98) 28 luglio 2015 20:40
Doriana Goracci

AGGIORNAMENTO: La Nato ha promesso un forte sostegno alla lotta della Turchia contro il "terrorismo" durante una riunione di emergenza convocata per discutere degli attacchi di Ankara all’Isis e ai ribelli curdi. Intanto il presidente Recep Tayyip Erdogan si è mostrato durissimo con i curdi affermando che il processo di pace non può continuare alla luce dei nuovi attacchi contro obiettivi turchi. La decisione di Ankara di accomunare come bersagli militari i jihadisti e i ribelli curdi che li combattono ha sorpreso molte capitali occidentali, ma oggi il messaggio è di unità dell’Alleanza al fianco dell’unico membro islamico. "Tutti gli alleati hanno espresso il loro forte sostegno per la Turchia e tutti insieme siamo solidali con la Turchia" ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dopo l’incontro degli ambasciatori a Bruxelles.Stoltenberg ha detto che la Turchia non ha chiesto aiuti militari (ha il secondo esercito nella Nato dopo quello Usa) e ha salutato l’intensificarsi dell’offensiva contro l’Isis. La Turchia ha chiesto l’incontro dei 28 Paesi dell’Alleanza atlantica dopo un devastante attentato kamikaze che ha ucciso 32 persone nella cittadina turca al confina siriano di Suruc, popolata in maggioranza da curdi. Fino a quel momento riluttante ad attaccare l’Isis, Ankara ha lanciato offensive contro le posizioni jihadiste in Siria e curde nel nord dell’Iraq, nonostante il fatto che le forze curde abbiano registrato il maggiori successi militari contro i jihadisti. La Turchia ha anche concordato con gli Usa di creare una "zona libera dall’Isis" nel nord della Siria e concesso ai caccia di Washington l’uso della sua base di Incirlik, che per mesi gli Usa avevano chiesto invano.Erdogan, i cui rapporti con l’Occidente sono compromessi da preoccupazioni per i diritti umani in Turchia, ha ribadito che Ankara continuerà a colpire e ha decretato la morte dei negoziati di pace con il Pkk. "Non è possibile proseguire il processo di pace cone coloro che prendono di mira la nostra unità e fratellanza nazionale" ha detto Erdogan in partenza per la Cina, in riferimento al Pkk. "Qualunque passo indietro è fuori discussione. Questo è un processo e questo processo continuerà con la stessa determinazione". Erdogan ha aggiunto con una zona cuscinetto aiuterà il ritorno in Siria di 1,7 milioni di rifugiati che oggi si trovano in Turchia.Ankara, che con i suoi alleati occidentali considera ufficialmente il Pkk un’organizzazione terroristica, ha lanciato a fine 2012 un negoziato per la pace con il leader dei ribelli in carcere Abdullah Ocalan, ma l’accordo non c’è mai stato. L’improvvisa svolta degli ultimi giorni ha sollevato interrogativi nelle capitali occidentali sul fatto che Ankara, preoccupata della possibile nascita di uno Stato curdo al suo confine meridionale, sia più intenzionata a minare le capacità militari dei curdi che ad affrontare lo spinoso nodo Isis in Iraq e in Siria. I curdi siriani hanno sostenuto che le forze turche hanno bombardato anche loro obiettivi, ma Ankara ha smentito.Ieri il presidente francese Francois Hollande ha detto che la Turchia deve essere "attenta a non confondere gli obiettivi", mentre domenica lo stesso Stoltenberg ha invitato Ankara a non chiudere i negoziati di pace con il Pkk. I Paesi Nato finora hanno visto le forze curde in Iraq e Siria come una delle opzioni militari più efficaci contro l’avanzata dei jihadisti. A testimonianza del ruolo dei curdi nella lotta all’Isis in Siria, la notizia oggi della riconquista della cittadina di Hassake dopo un mese di aspra battaglia con i jihadisti.L’ambasciatore olendese alla Nato Marjanne de Kwaasteniet, ha detto che "la riconciliazione tra Turchia e Pkk deve continuare", pur sostenendo le iniziative di Ankara contro l’isis e la sua difesa contro "gli atti terroristici del Pkk". Secondo fonti diplomatiche tutti gli ambasciatori presenti all’incontro hanno concordato che la Turchia ha il diritto di difendersi, ma alcuni hanno sottolineato che la risposta deve essere proporzionata e che gli sforzi di pace devono continuare. Secondo una fonte "la Turchia non è stata criticata".(fonte afp)


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