AGGIORNAMENTO: La Nato ha promesso un forte sostegno alla lotta della Turchia contro
il "terrorismo" durante una riunione di emergenza convocata per
discutere degli attacchi di Ankara all’Isis e ai ribelli curdi. Intanto
il presidente Recep Tayyip Erdogan si è mostrato durissimo con i curdi
affermando che il processo di pace non può continuare alla luce dei
nuovi attacchi contro obiettivi turchi. La decisione di Ankara di
accomunare come bersagli militari i jihadisti e i ribelli curdi che li
combattono ha sorpreso molte capitali occidentali, ma oggi il messaggio è
di unità dell’Alleanza al fianco dell’unico membro islamico. "Tutti gli
alleati hanno espresso il loro forte sostegno per la Turchia e tutti
insieme siamo solidali con la Turchia" ha detto il segretario generale
della Nato Jens Stoltenberg dopo l’incontro degli ambasciatori a
Bruxelles.Stoltenberg ha detto che la Turchia non ha chiesto aiuti
militari (ha il secondo esercito nella Nato dopo quello Usa) e ha
salutato l’intensificarsi dell’offensiva contro l’Isis. La Turchia ha
chiesto l’incontro dei 28 Paesi dell’Alleanza atlantica dopo un
devastante attentato kamikaze che ha ucciso 32 persone nella cittadina
turca al confina siriano di Suruc, popolata in maggioranza da curdi.
Fino a quel momento riluttante ad attaccare l’Isis, Ankara ha lanciato
offensive contro le posizioni jihadiste in Siria e curde nel nord
dell’Iraq, nonostante il fatto che le forze curde abbiano registrato il
maggiori successi militari contro i jihadisti. La Turchia ha anche
concordato con gli Usa di creare una "zona libera dall’Isis" nel nord
della Siria e concesso ai caccia di Washington l’uso della sua base di
Incirlik, che per mesi gli Usa avevano chiesto invano.Erdogan, i cui
rapporti con l’Occidente sono compromessi da preoccupazioni per i
diritti umani in Turchia, ha ribadito che Ankara continuerà a colpire e
ha decretato la morte dei negoziati di pace con il Pkk. "Non è possibile
proseguire il processo di pace cone coloro che prendono di mira la
nostra unità e fratellanza nazionale" ha detto Erdogan in partenza per
la Cina, in riferimento al Pkk. "Qualunque passo indietro è fuori
discussione. Questo è un processo e questo processo continuerà con la
stessa determinazione". Erdogan ha aggiunto con una zona cuscinetto
aiuterà il ritorno in Siria di 1,7 milioni di rifugiati che oggi si
trovano in Turchia.Ankara, che con i suoi alleati occidentali considera
ufficialmente il Pkk un’organizzazione terroristica, ha lanciato a fine
2012 un negoziato per la pace con il leader dei ribelli in carcere
Abdullah Ocalan, ma l’accordo non c’è mai stato. L’improvvisa svolta
degli ultimi giorni ha sollevato interrogativi nelle capitali
occidentali sul fatto che Ankara, preoccupata della possibile nascita di
uno Stato curdo al suo confine meridionale, sia più intenzionata a
minare le capacità militari dei curdi che ad affrontare lo spinoso nodo
Isis in Iraq e in Siria. I curdi siriani hanno sostenuto che le forze
turche hanno bombardato anche loro obiettivi, ma Ankara ha smentito.Ieri
il presidente francese Francois Hollande ha detto che la Turchia deve
essere "attenta a non confondere gli obiettivi", mentre domenica lo
stesso Stoltenberg ha invitato Ankara a non chiudere i negoziati di pace
con il Pkk. I Paesi Nato finora hanno visto le forze curde in Iraq e
Siria come una delle opzioni militari più efficaci contro l’avanzata dei
jihadisti. A testimonianza del ruolo dei curdi nella lotta all’Isis in
Siria, la notizia oggi della riconquista della cittadina di Hassake dopo
un mese di aspra battaglia con i jihadisti.L’ambasciatore olendese alla
Nato Marjanne de Kwaasteniet, ha detto che "la riconciliazione tra
Turchia e Pkk deve continuare", pur sostenendo le iniziative di Ankara
contro l’isis e la sua difesa contro "gli atti terroristici del Pkk".
Secondo fonti diplomatiche tutti gli ambasciatori presenti all’incontro
hanno concordato che la Turchia ha il diritto di difendersi, ma alcuni
hanno sottolineato che la risposta deve essere proporzionata e che gli
sforzi di pace devono continuare. Secondo una fonte "la Turchia non è
stata criticata".(fonte afp)