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Ennesimo eccidio di migranti, proclamare lutto nazionale. La colpa è nostra

Di GeriSteve (---.---.---.231) 19 aprile 2015 23:11

Guardi che io non mi sbaglio affatto, non perchè io sia infallibile, ma semplicemente perchè io non ho mai sostenuto che ci sia gente indifferente a queste tragedie: questa è la sua lettura di ciò che io ho scritto ed è una lettura infedele e ingiustificabile.

 

Si potrebbe anche chiudere così, ma il punto è che su queste faccende si sta verificando un "dialogo" fra sordi, perchè almeno qualcuno è totalmente impermeabile a ciò che gli altri dicono.

 

Sui rapporti di causa ed effetto di ciò che sta succedendo si potrebbe e si dovrebbe discutere a lungo e approfonditamente, ma anche intelligentemente e senza tabù. Invece rilevo che lei considera come possibili cause -anzi, per lei: come accertate cause - alcuni fatti, come gli interventi militari - cioè le guerre - in Iraq, in Libia, in Siria.

 

Sono tutti fatti perlomeno deprecabili, ma in termini di causalità io ci vedrei ai primi posti tutt’altri fatti: gli interventi dei missionari cristiani che hanno abbassato la mortalità infantile ma non le nascite, provocando l’esplosione demografica, il fatto che cristiani e islamici hanno sostenuto l’esplosione demografica dei loro adepti per diventare o restare maggioritari, il fatto che capitali cinesi e capitali globalizzati si sono comperati interi paesi africani compresi i loro governi e attuano genocidi per liberarsi degli "ingombranti" abitanti locali e che quelle popolazioni -giustamente - cercano di sottrarsi a quei genocidi migrando.

 

Sulle "colpe" poi, c’è un altro discorso che va chiarito: una volta si diceva che le colpe dei padri non possono ricadere sui figli. A me questo sembra un tempo di "prescrizione" troppo breve, nel senso che se uno è ricco perchè i suoi genitori hanno derubato altri, lui è colpevole, se non esattamente di furto, perlomeno di "ricettazione", per cui non deve andare in galera, ma la sua ricchezza potrebbe essere giustamente confiscata a beneficio dei discendenti dei derubati.

 

Sui nipoti non ho idee molto chiare, però mi è chiaro che le colpe storiche non possono essere trascinate per generazioni e non possono essere generalizzate per popolazioni: se io avessi - e fortunatamente non ce l’ho - un nonno o un bisnonno che ha usato gas asfissianti contro libici o contro abissini non posso essere considerato colpevole, e tanto meno lo possono essere tuttti gli italiani.

 

Questo discorso delle colpe è disgustosamente catto-comunista e serve a giustificare ogni ragionamento sballato. Da che mondo è mondo, se una popolazione viene invasa da un’altra reagisce combattendo e cercando di difendersi uccidendo gli invasori. Oggi possiamo sperare in reazioni meno violente, ma non ci riusciremo mai se c’è sempre qualche scemo che prova spiegarci che gli invasori hanno ragione perchè è colpa dei governanti o degli antenati degli invasi.

 

Viviamo e sempre più vivremo situazioni difficili in cui benessere e sicurezza saranno in crisi. Riusciremo a salvaguardare livelli di umanità e di tolleranza soltanto se saremo realisti e intelligenti a fronte di questi problemi.

 

Ogni atteggiamento ideologico e che non consideri i diritti degli altri è e sarà un attentato alla convivenza civile. Io ritengo che quest’articolo e il precedente commento rendano molto difficile quell’auspicata convivenza civile.

 

GeriSteve


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