Doppio registro >
La tragica fine di Stefano
Cucchi non può che turbare la coscienza umana e civile. Detto questo non si
possono altresì ignorare alcuni aspetti collaterali che lasciano perplessi.
SUA
sorella sembra non voler perdere alcuna occasione per sbandierare in pubblico, a
mo’ di trofeo, la scioccante gigantografia a colori del volto cadaverico e
tumefatto del povero fratello.
Questo senza un minimo di pudore e di rispetto
per la “memoria” indotta a emblema del defunto. Nessuno si sognerebbe di
affiggere una tale immagine sulla lapide cimiteriale.
E ancora.
RISULTA che la
famiglia ha rinunciato a costituirsi parte offesa contro i vari soggetti sanitari
coinvolti dopo che l’Ospedale Pertini le ha erogato un risarcimento da 1,340
milioni di euro. Risvolto minimizzato se non ignorato dai media.
Sarebbe da
chiedersi se un ulteriore analogo importo pagato anche dal Ministero della
Giustizia sanerebbe, da subito, lo “strazio” e la sete di giustizia dei
familiari.
Nota Bene > Nulla cambia rispetto alla sostanza della vicenda. Questo
è comunque un invito a riflettere. Non è facile non essere Travolti dalle
Informazioni …