Poi segue il commento del solito ossessivo. Che mi accusa di una "mentalità totalitaria che accomuna Stato di Israele e governo di Israele in un’unica entità indivisa".
Frase che è piuttosto incomprensibile, visto l’articolo che non parla affatto del governo israeliano, ma solo delle leggi israeliane (cioè dello stato) relative all’anagrafe.
Ma non c’è da stupirsi, i deliri di questo anonimo sono noti; lui è uno che commentando un articolo di altro autore rese chiaro che secondo lui aggredire gli ebrei (non gli israeliani, sia chiaro) in quanto presumibilmente sostenitori di Israele non è razzismo:
In questo articolo http://www.agoravox.it/Ora-anche-Di... un commentatore scrisse: "Quindi qualsiasi manifestazione rivolta contro le strutture
dell’ebraismo (sinagoghe, scuole talmudiche, musei etc.) sono
manifestazioni di razzismo antisemita senza alcun dubbio e senza alcuna
possibile giustificazione". Frase al limite dell’ovvio, come chiunque abbia un minimo di sale in zucca può capire.
E lui rispose: "No, non è così. L’antisemitismo è altra cosa".
Giustamente il primo commentatore rispose: "Secondo
la Working Definition of Antisemitism dell’Agenzia Europea per i Diritti
Fondamentali "l’antisemitismo è quella certa percezione descrivibile come
odio verso gli ebrei. Le manifestazioni retoriche e fisiche dell’antisemitismo
sono dirette contro singoli ebrei o non ebrei, e/o contro la loro proprietà,
contro le istituzioni comunitarie e contro le strutture religiose ebraiche”.
Veda lei".
Quindi anche costui alla fin fine è uno che non solo non distingue "ebrei" da "israeliani" (cosa su cui si erge poi a giudice anche in questo caso), ma è banalmente uno che sull’antisemitismo ha le idee molto confuse. E chi ha le idee molto confuse sull’antisemitismo dovrebbe starsene un po’ zitto e riflettere. Su di sé più che altro.
Comunque grazie: beccare due razzisti in un colpo solo, non è male.