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Farage, Farage, Farage. E Farage fu

Di (---.---.---.237) 17 giugno 2014 10:51

Salve Fabio,

riscontro un estremismo o superficialità su praticamente tutti i punti. Per esempio sulla "contaminazione". E’ vero, il M5S si pone come "duro e puro". Verso i corrotti e i disonesti, non verso le ideologie, al proposito delle quali il M5S si pone "oltre" e non da una parte o dall’altra. Capisco che per lei possa essere uno sforzo immane credere anche a una sola parola dell’ideologia del Movimento, ma dovrebbe rendere atto che, come la matematica e le fedi religiose, le ideologie politiche devono avere per forza un minimo di autoreferenzialità. E allora, ai fini di una discussione costruttiva, consideri ogni argomento da due punti di vista: il suo, e quello di un grillino. Ci vuole un pizzico di fede: per discutere del teorema di Pitagora bisogna accettare che i triangoli esistono, altrimenti occorre prima dimostrare che i triangoli esistono, e per farlo bisogna tirare in ballo angoli e distanze, e via dicendo come stiamo proprio facendo io e lei.

L’immigrazione è veramente un discorso interessante. Mi pare di capire che un ideale di sinistra sarebbe quello di accogliere chiunque. Ma poi, nella pratica, i problemi ci sono. Sento mio padre (è un disco rotto) che si lamenta dei rumeni che ricevono dal Comune 30 euro al giorno e stanno tutto il giorno al parco a bere e fare niente. Sento il barista che si lamenta che il sindaco ha attrezzato un’area per gli zingari, invece di prendere le ruspe e seppellire tutte le baracche. Io provo con entrambi a parlare di rispetto degli individui, e mi becco pure gli improperi perché assistere chi è senza lavoro (magari perché non lo cerca) è una spesa che non ci possiamo permettere, e poi le tasse aumentano e non c’è lavoro e non ci sono i soldi neanche per noi e le case popolari le danno ai marocchini invece che ai pensionati che prendono 600 euro al mese e ne pagano 400 di affitto. E io che cosa dovrei rispondere?

Insomma: se noi stiamo meglio di certi marocchini o certi albanesi è perché la nostra società occidentale è protezionista. E’ veramente difficile capire fino a che punto sia giusto accogliere e aiutare, quando in Italia abbiamo già tanti problemi. Lo dico sinceramente, è un mio dilemma personale; tutte le volte che devo pagare delle spese non piccole (specialmente tasse) e rischio di non arrivare a fine mese, non riesco a dare torto ai discorsi da bar di mio padre e del barista. Quindi decido almeno di rispettarli e trovare un punto d’equilibrio. E la situazione in Inghilterra non è poi così diversa. Ci abitano certi miei parenti, pensionati, con problemi di salute, e là la sanità pare messa peggio di quella italiana. Prima c’erano problemi con neri indiani e pakistani, ora si sono aggiunti pure polacchi rumeni e altri. Sinceramente, non riesco a non rispettare il loro punto di vista; presumo che abbiano votato UKIP - non lo so perché, come detto prima, mi è difficile intavolare certi discorsi con certe persone.

Ora, va detto che l’UKIP non vuole "chiudere le frontiere". Vuole regolamentare diversamente, assicurarsi che gli immigrati siano in grado di avere un lavoro e un’assistenza sanitaria senza essere spesati dallo stato (e questo senza differenziare tra comunitari ed extracomunitari). Lei giustamente accenna agli italiani andati a lavorare a Londra: agli Inglesi vanno bene i lavoratori (specialmente i medici italiani), sono i disoccupati che non vogliono. Bisogna considerare che l’Inghilterra ha una tradizione d’immigrazione e integrazione ormai centenaria, al contrario dell’Italia. Conosce meglio di noi quel tipo di problemi. Non accetta che l’Italia (o un altro paese) accolga immigrati con una sua politica interna, e che poi questi immigrati siano liberi di girare su tutto il territorio europeo. Ha perfettamente ragione, anche se è brutto dirlo. E’ successo un caso simile qui in Italia, se ricorda. C’era stato un flusso migratorio eccezionale, e gli immigrati presero la strada per la Francia, e i francesi bloccarono le frontiere anche se in teoria non potevano farlo. Così va il mondo. Sono sicuro che se un bel gruppo di neri francesi di colpo decidesse di venire in Italia, molta gente si arrabbierebbe. Il problema non è semplice, è bello dire accogliamo tutti eliminiamo la fame dal mondo azzeriamo il debito dei paesi poveri, ma farlo è un altro conto.

Questo è quanto. Per quanto concerne il programma del M5S, ognuno lo può trovare di suo gradimento o no. Però: vorrei sapere da lei: qual’è il programma del PD a riguardo dell’immigrazione? Ma cerchiamo di essere concreti, senza vaghezza e senza slogan.

Saluti,

Gottardo


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