Le olimpiadi invernali di Sochi stanno portando visibilità sull’argomento della discriminazione verso chi non è eterosessuale. A parer mio questo è necessario per poter aprire un dialogo pacifico tra le diverse posizioni presenti nel mondo intero. Se nel mondo ci sono 196 paesi e in 83 di questi l’omosessualità non è ancora accettata c’è un grande tabù da infrangere prima di dimostrare a società, religioni e paesi che le coppie omosessuali non sono "mostri con le ali".