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Dopo l’Italicum. Ma perché non un Hitler?

Di (---.---.---.29) 4 febbraio 2014 18:11

Caro di Rella,

chiaramente sono opinioni non verificabili: perché il senato dovremmo prima abolirlo per poi verificare se le cose vanno meglio. Io sospetto che le cose non andrebbero meglio: a fronte di qualche spicciolo risparmiato si avrebbe una decisionalità più rapida, a lei tanto cara, che a me invece fa paura. Sì, perché da anni a questa parte io ho visto poche decisioni, sbagliate. Il mio sospetto è che una maggiore decisionalità porti a molte decisioni, sbagliate.

E poi, ci sono anche tante altre cose per le quali abbiamo aspettato troppo, e che sono più semplici da attuare - quindi non vedo perché perdere tempo sul senato, quando si potrebbe per esempio buttare fuori i condannati dal parlamento (e i lobbisti pure), regolamentare i conflitti d’interesse, istituire il vincolo di due mandati e alcune cosette qua e là. Scommetto che dopo, come per magia, anche il senato diventerebbe sopportabile per ancora un paio d’anni (durante i quali fare innumerevoli cose utili, rese finalmente possibili).

Colgo l’occasione per dire la mia su alcune sue affermazioni:

" La Democrazia conforme alla Carta Costituzionale produce parlamenti ingovernabili ed involuzioni autoritarie."

Io penso che non è la carta costituzionale ma la gente che finisce in parlamento, a renderlo ingovernabile. Sorvolo sulle "involuzioni autoritarie", ne abbiamo una proprio sotto gli occhi...

"La concezione coerente della Democrazia e conforme alla Carta Costituzionale produce la paralisi decisionale ed attribuisce poteri di veto spropositati ad infime minoranze di ricattatori."

Solenne cazzata, secondo me. I ricatti si possono fare quando un soggetto è ricattabile, e quindi non degno di stare in parlamento. Difatti, i ricatti dei piccoli partiti non sono mai stati rilevanti per una pura questione di numeri, ma per questioni di patti alleanze e coalizioni (quelle che piacciono a lei). 

"Le dittature sono state partorite da sistemi proporzionali"

A me non risulta, parlerei piuttosto di colpi di mano a suon di esercito e altri sistemi violenti e, questo sì, sovente se non sempre sono state coronate con l’istituzione di parlamenti di nome ma non fatto, tanto somiglianti al parlamento italiano, con tanto di votazioni che alla fine non portano a nessun cambiamento....

Cordiali saluti,

Gottardo


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