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Dopo l’Italicum. Ma perché non un Hitler?

Di (---.---.---.200) 2 febbraio 2014 19:24

Sig. Rocco,

le dichiarazioni dei partiti, dopo le votazioni, me le ricordo benissimo, come lei. Ma guarda caso, le ho continuate a sentire sempre, anche dopo, anche alle votazioni dello scorso marzo e alle ultime comunali di Roma. Quindi direi che è un vizio generale, non un vizio della legge elettorale.

Anche io, come lei, votai per il maggioritario al referendum. Ma dopo pochi anni avevo già cambiato idea perché lo spettacolo era lo stesso di sempre. E’ vero che non abbiamo mai avuto una legge come questo Italicum, lo si dovrebbe provare per essere certi che essa assicuri governabilità. Pure lei la critica, almeno su certi aspetti. E io dico: ma possibile che bisogna sempre turarsi il naso? No, mi dispiace; non posso mandare giù una legge elettorale come questa, fatta da queste persone, con questo procedimento che è stato usato. Chiunque chiuda gli occhi su queste cose, secondo me, si sta turando il naso (come facciamo da vent’anni). La verità è che ogni partito spinge per una legge che lo avvantaggi - nessuno cerca ciò che sarebbe veramente giusto (discorso a parte per per il movimento 5 stelle).

Lei e io non possiamo fare niente se molti italiani continuano a votare Berlusconi, ma io almeno critico chi si accorda con lui. Fra parentesi, visto che lei studia il passato per prevedere il futuro, non le viene in mente che tutte le volte che il PD ha cercato di collaborare col Berlusca, alla fine è stato fregato? Massì, pazienza!

Ma lei è più interessato alla governabilità, a sapere, il giorno dopo le elezioni, chi finalmente imperversa. La governabilità (e anche il sapere tutto il giorno dopo) sono due chimere buone per riempire la testa degli italiani. Perché diverse forze politiche possono avere idee diverse su alcuni temi, ma in Italia siamo talmente disastrati che un parlamento serio, anche se composto da forze avverse, potrebbe lavorare per anni senza mai bisticciare. Ecco perché sostengo che, in questo momento, più che la governabilità sarebbe bene cercare una buona classe politica - e questa non si ottiene con le liste bloccate (specialmente se sono in mano a personaggi come Renzi e Berlusconi, entrambi condannati). Ma se proprio vogliamo la governabilità, se proprio vogliamo i listini bloccati, se proprio vogliamo una soglia di sbarramento inutile perché alla fine ci sarà una maggioranza certa, perché non si mette per legge l’obbligo di fare le primarie (meglio: parlamentarie)? Lo sa perché? Perché sarebbero di nuovo gli elettori a scegliere le persone.

Termino con un pensiero sulla bassa decisionalità. Io penso che non sia vero. Quando "vogliono", i politici sanno fare in fretta. A volte, addirittura, prendono troppe decisioni: decidono una cosa, poi la rimandano, poi la cambiano, poi l’abrogano, poi la fanno rivivere con un altro nome. E intanto la gente impazzisce e le amministrazioni perdono tempo e soldi. Tutto questo non succede per colpa della legge elettorale, o per colpa della bassa decisionalità. Succede perché il parlamento è pieno di pecoroni eletti con liste bloccate dai loro padroni, i quali sono personaggi inquietanti che ragionano giorno per giorno su sondaggi elettorali e su finanziamenti delle lobby: non si spiegherebbero altrimenti certe scelte incredibili che, guarda caso, sono state proposte e approvate in un soffio (bassa decisionalità... sì...). Analizzi bene l’operato del governo di questi ultimi mesi, sostenuto da una ampia maggioranza che garantisce governabilità QUANDO vuole. Poi faccia il confronto con la scorsa elezione del presidente della repubblica: a volte una singola coalizione potrebbe essere decisiva, e invece si spacca. La governabilità è una chimera, stando ai termini attuali e futuri che può garantire questo Italicum. Invece questa legge una cosa la garantisce: che avremo di nuovo un parlamento di nominati che voteranno leggi ad personam (già: che cosa avrà chiesto Berlusconi a Renzi in cambio dell’accordo?) e regali a banche e lobby.

Cordiali saluti,

Gottardo


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