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Roger Waters: dai Pink Floyd al razzismo

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 31 agosto 2013 11:46
Fabio Della Pergola

Due cose.

La prima: ti ringrazio perché raramente capita di essere criticati con modi gentili e cognizione di causa. E questo è già ottima cosa.
La seconda: ti ringrazio (di nuovo) perché mi hai dato modo di approfondire la questione con quello che scrivi e di leggere quello che Roger Waters risponde alle accuse di antisemitismo, cosa che non avevo trovato (e forse nemmeno cercato troppo bene). E questo accresce le mie conoscenze del caso, riconciliandomi in parte con un artista che ho sempre apprezzato molto (come ho scritto nell’articolo).

Fermo restando che chiunque ha tutti i diritti di criticare, più o meno giustamente e duramente, le politiche di uno Stato sovrano, resta però il fatto che l’uso di un maiale (in effetti un cinghiale, nella foto si vedono le zanne, ma la cosa non cambia) in un contesto giudaico è e resta un voluto (o vogliamo credere alle coincidenze?) schiaffo alla tradizione culturale e religiosa, per via dell’impurità (e rimando di nuovo al testo della Douglas o anche a un notevolissimo Paolo Sacchi, Puro e impuro nella Bibbia e dintorni).

In un altro blog http://www.google.it/imgres?imgurl=... ho trovato anche una foto dell’altro lato del maiale (The dark side of the pig, si potrebbe dire) dove si vedono simboli del dollaro, loghi commerciali, falce e martello, scritte, ma non simboli nazisti, stranamente, né mezzelune o crocifissi.

Quindi si conferma che la Stella di David è l’unica simbologia utilizzata che è contemporaneamente nazionale, ma anche religiosa e culturale.

Si sconta la complessità della tradizione ebraica: un minimo di attenzione basterebbe, in merito agli scivoloni razzisti la sensibilità ebraica è piuttosto suscettibile, sai com’è. E unire il maiale, in quanto simbolo del male, ed emblema davidico non è cosa che possa passare inosservata. Forse i parenti ebrei di Waters avrebbero potuto informarlo (o l’hanno fatto e non sono stati ascoltati ?) sul fatto che la cosa avrebbe potuto offendere anche chi con Israele non ha niente a che vedere. E che avrebbe perciò avuto un vago sentore di antisemitismo.

Se poi nei prossimi tour l’animale di riferimento per rappresentare il Male sarà un altro (vuoi mettere quanto pare più cattivo un coccodrillo ad esempio, o un serpente, piuttosto che un porcello ?) l’ambiguità sarà finalmente risolta e il collegamento ideale con quel porco di Calderoli (intendo dire: ...con quel porco che Calderoli portò a passeggio su un campo destinato ad ospitare una moschea, NdA) sarà spezzato.

E potrò tirare un sospiro di sollievo, separando nel mio personalissimo pantheon Roger Waters e i Pink Floyd da Calderoli e Borghezio. Cosa che in parte mi hai aiutato a fare.

Thanks a lot.


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