Un tetto massimo uguale per tutti
potrebbe essere una soluzione transitoria d’emergenza di fronte a queste
scandalose pensioni d’oro, ma bisogna trovare soluzioni più giuste.
Un errore analogo è stato fatto durante un governo Prodi: le pensioni sono
state livellate dal basso con un tetto minimo, creando una clamorosa ingiustizia: persone che hanno versato contributi si sono
ritrovate una pensione uguale a quella "sociale", cioè di chi non
aveva versato alcun contributo ed aveva sempre lavorato in nero, talvolta
mettendo da parte appartamenti e capitali.
Per
le pensioni dorate una soluzione equa potrebbe essere quella di ricalcolarle
con il metodo contributivo, così come accadrà per i lavoratori che oggi pagano
quelle pensioni con i loro contributi. Forse qualche
pensione resterebbe troppo dorata, ma ci sarebbe un calo sostanziale e nessuno
potrebbe dire che è ingiusto.
Inoltre, sarebbe il caso di ricalcolarle tenendo conto dell’età a cui
si è andati in pensione: la grande truffa del sistema pensionistico italiano è
stata quella di computare ed assegnare pensioni indipendentemente dalla età, e
quindi dell’aspettativa di vita, al momento del pensionamento. Il caso più
clamoroso e oneroso è stato quello delle baby pensioni, in cui a parità di
condizioni un trentenne (meglio: una trentenne) riceveva lo stesso trattamento
di un sessantenne.
GeriSteve