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L’improbabile ripresa dell’economia in Italia

Di Sandro kensan (---.---.---.253) 16 agosto 2013 18:39
Sandro kensan

Nell’articolo è scritto: "le chiamiamo alternative, ma esse sono solo complementari. E sono anche molto costose." è vero come è anche vero che il gas americano, quello USA, è molto costoso per via dell’EROEI molto basso.

Il gas da fratturazione idraulica è conveniente solo se ha un finanziamento e le società USA si stanno finanziando in borsa con denaro che permette per un breve tempo di vendere il gas a basso prezzo e in modo concorrenziale al gas "vero" russo.

I russi ci guadagnano col loro gas e hanno già affermato che il gas da fracking usa non è un pericolo per il loro business. Anche il fotovoltaico è molto conveniente basta che sia lo Stato a finanziarlo attraverso gli incentivi. La stessa cosa avviene col gas USA che è finanziato dalla borsa americana.

Poi è evidente dall’articolo che il nodo cruciale è il costo molto alto del petrolio, traspare dall’intero articolo. Qui sono i 100 dollari al barile che hanno azzoppato l’economia mondiale. Poi con 100 $ al barile c’è chi cresce e chi recede ma sono dolori per tutti o minore gioie per alcuni. Anche la Cina cresce in modo non più esplosivo, mi pare sia al 7% di crescita del PIL.

Il petrolio troppo costoso è un problema e in futuro costerà di più.

Per quanto riguarda l’Italia sottoscrivo il pensiero dell’articolista.


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