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La sigaretta elettronica fa male? La verità, tra studi scientifici e conflitti d’interesse

Di Paolo Sirianni (---.---.---.125) 27 giugno 2013 18:50
Paolo Sirianni

L’industria del tabacco non ha nulla a che fare con l’invenzione delle e-cig che e’ un invenzione nata (in Cina) come alternativa al fumo tradizionale. Essa si basa sul principio dell’areosol in cui un liquido viene riscaldato sino ad evaporare. Il vapore puo’ essere benefico, neutro o dannoso a seconda di quello che ci sta dentro.

Nella e cig non c’e’niente che bruci e quindi niente fumo in senso stretto, ossia nessuna delle oltre 4000 sostanze dannose, carta inclusa, che attentano alla salute del fumatore e di chi gli sta vicino.

Basterebbe vietarla ai minori e verificare che il contenuto non sia dannoso come si fa per qualsiasi altra sostanza da inalare. Il discorso farmacia e’ condivisibile se il contenuto di nicotina e’ eccessivo (anche la caffeina in forti dosi e’ pericolosa); ma allora perche’ le sigarette di tabacco non si vendono in farmacia? in tutti i casi la e-cig come apparecchio che scalda un liquido con una banale resistenza collegata a una batteria e’ innocente quanto un asciugacapelli: sempre che siano a norma e non lo lasciate cadere nella vasca da bagno (l’asciugacapelli s’intende)

Le industrie del tabacco stanno per entrare in gioco, presto gli allarmi potrebbero cessare d’incanto (e cosi’ pure tanti "studi specializzati" che dimostrano quanto sia dannosa la ecig)


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