• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

I rivoluzionari del “like” spiegati a mia figlia

Di (---.---.---.248) 29 aprile 2013 23:56

(Para) informazione >

Un quarantenne viaggia armato di pistola fino a Roma. In giacca e cravatta passeggia per la piazza antistante Palazzo Chigi. Non trovandovi dei politici scarica la pistola su due Carabinieri posti di presidio. Disarmato urla alle forze dell’ordine di farlo fuori.

In rapida successione si è parlato di terrorismo, di follia e di disperazione.
E’ un uomo separato che, perso il lavoro, ha scarsi rapporti con la famiglia di origine. Ai conoscenti ha già palesato l’idea di un gesto eclatante. Non si esclude il ricorso alla cocaina.

Gli organi di informazione, “dimenticate” le recenti pagine di cronaca nera (omicidi e suicidi) riguardanti coppie separate, imprenditori tartassati, ecc., hanno deciso di fare di lui il simbolo delle “sofferenze” patite dalla categoria dei disoccupati. Debito spazio è stato quindi riservato alle “divergenze” d’opinione ed alle “polemiche” sorte tra vari esponenti politici. Per l’intera giornata tutto ha concorso a “segnare” ed a marginalizzare le cerimonie di giuramento ed insediamento del nuovo, tanto “tribolato”, governo.

Quando si porrà fine a cotanta attenzione per un caso dalle spiccate “connotazioni individuali”? Subito, si spera.
Altrimenti è l’ennesima riprova di quel modello “imperante” che relega la “funzione informativa” al solo compito di focalizzare e “enfatizzare” ciò che nel vissuto quotidiano meglio riesce a “stuzzicare” la curiosità del pubblico.
Fino a farne un “caso mediatico”.

Postilla. Spengere lo spirito critico vuol dire rischiare di essere Travolti dalle Informazioni


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox