Saviano racconta delle storie. Non è un giornalista, e i suoi libri non sono inchieste.
Questo non sminuisce affatto l’importanza delle denunce contenute nei suoi libri che parlano di criminalità organizzata, di violenza, e delle enormi ricchezze che la mafia sottrae all’economia onesta.
Il suo articolo, al netto di alcune considerazioni eccessivamente polemiche, non può che far piacere a Saviano, perché lui ha sempre sostenuto che su questi problemi è necessario confrontarsi. Perché, il nemico comune di chi solleva il problema della droga non è chi la pensa diversamente, ma l’indifferenza e il silenzio voluto dalle organizzazioni criminali.