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L’ultima lettera al signor Giorgio Napolitano, Presidente pro-tempore della Repubblica Italiana

Di Marvin (---.---.---.223) 20 aprile 2013 22:41
Marvin

La parola in passato valeva più di qualsiasi contratto o accordo scritto, oggi in questa nazione corrotta e corruttrice, non c’è quasi più nessuno in grado di dare la propria parola, e mantenerla.

Caro Presidente Napolitano, con queste poche righe, voglio comunicare con Lei per l’ultima volta.
Da poche ore Lei è stato rieletto, dai rappresentanti dei potentati economici e finanziari che da sempre governano la Terra.
I politicanti che nei decenni hanno governato l’Italia, hanno dovuto sempre sottostare al volere dei potenti, prepotenti, e quando non si sono piegati, sono stati ammazzati.
Il popolo e’ condannato, quando non viene frastornato e drogato dal sistema politico-mediatico e cerca di ribellarsi viene represso con la forza.
Mentre i servi servili mettevano in scena, questa sera, nelle varie trasmissioni televisive, una finta rappresentazione della scena politica, a tavola discutevamo sul perché nelle altre Nazioni, pur soggiogate dai potenti prepotenti che posseggono quasi tutta la ricchezza del pianeta, non si è arrivati così in basso come da noi, abbiamo convenuto che l’unico aggettivo che può forse spiegare tutto si chiama CORRUZIONE.
Signor Presidente, nell’augurarLe buona vita, le do la mia parola di uomo libero e non la importunerò mai più. 

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