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Evviva il coraggio della dissidenza!

Di (---.---.---.54) 1 luglio 2013 10:57

Io trovo che la strategia comunicativa di Grillo si fondi sulla ripetizione, stile gutta cavat lapidem, di alcune distorsioni (e in questo ricorda qualcuno):


1) chi viene eletto rappresenta tutti gli italiani e non solo i suoi elettori. Infatti lo stipendio dei parlamentari è pagato coi soldi di tutti (quelli che pagano le tasse almeno). In altre parole, perché dovrei contribuire a sostenere l’operato di un onorevole che non pensa al bene dell’Italia ma si fa dire cosa fare, ogni volta, da un ristretto numeri di iscritti ad un blog? In tal caso, lo stipendio dovrebbero pagarglielo loro, magari facendo una colletta. Altro che restituire l’eccedenza delle diarie, se un eletto fa gli interessi esclusivi del suo elettorato dovrebbe non percepire dallo stato italiano neanche un centesimo. Mi si risponderà che certi calcoli politici sono già attuati da anni, ma io li contesto, trovandoli vergognosi. Non è renderli leciti, obbligati, la soluzione: è il classico caso in cui la toppa è peggiore del buco e ci si dovrebbe chiedere a chi giova.

2) Grillo propone la democrazia diretta come risposta alle domande. Peccato che la democrazia diretta non sia prevista dal nostro ordinamento nelle forme che cerca di introdurre. In altre parole, ciò che viene votato nel suo blog vale zero per lo stato italiano. Lo stesso fatto che venga votato qualcosa sul suo blog vale zero. Nel caso mi sbagli, fatemelo sapere che faccio partire le votazioni anche sul mio, di blog. E se vengon fuori risultati difformi chiediamo ad un magistrato a quale blog di privati cittadini le istituzioni devono dare retta.
E se la democrazia diretta non è prevista dal nostro ordinamento, non nelle forme che usa Grillo, in quel blog si gioca semplicemente a simcity.

3) Vediamo di deciderci: un giorno si dice che il M5S è l’unico che ha fatto scegliere i propri candidati ai propri elettori, a differenza delle segreterie di partito che hanno stilato liste comode ad interessi particolari.... il giorno successivo si dice che gli onorevoli del M5S non hanno mandato popolare perché eletti solo perché messi in lista da Grillo... la domanda sorge spontanea: ma che le hanno fatte a fare le parlamentarie se poi vale la stessa critica che si può fare ad un qualsiasi parlamentare di altri partiti? Erano uno scherzo?

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