• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Ingroia, Monti, Grillo: le tre novità, precocemente invecchiate, di questa tornata elettorale

Di (---.---.---.201) 23 gennaio 2013 20:02

Salire in trincea >

Monti è diventato Senatore a vita appena prima di insediarsi a Palazzo Chigi. Una carica in sintonia con la guida di un governo “super partes” dalla maggioranza più trasversale e numerosa che si ricordi.

Monti racconta di aver a lungo pensato che, una volta salvato il paese, avrebbe svolto la funzione di senatore “in attesa che qualcuno lo chiamasse” ancora.
Questo finchè ha tenuto banco la riproposizione di un Monti-bis.
Poi, a fine estate, il vento è cambiato.
Tutti gli indicatori socio-economici continuavano a dare segnali negativi.
Le sue ricette del “rigore” pesavano vieppiù come vera e propria “austerità”. All’avvicinarsi delle elezioni della sua Agenda rimaneva solo la copertina e, ancor peggio, l’ambito titolo di “salvatore” stava mutando in quello di “affossatore”.

A dicembre, per Monti, è giunto alfine il tempo della svolta.
Guidare un governo “tecnico” è un “servizio civico-militare”?
La salita in politica è stata una scelta “difensiva” obbligata. Da ultima trincea. Il passo frutto della nuova strategia

Sotto la Lista unica, “Con Monti” ci sarà il manipolo-baluardo di una quarantina di Senatori. Per evitare di riconsegnare il paese “in mano agli incapaci” ora può ottenere 5 anni di tempo per “rimettere mano” alle sue stesse riforme e perfino per ridurre le tasse.

Nessuno
sembra notare che i “pilastri” dell’azione politica di Monti sono scesi a due. Manca proprio quello dell’equità.
Di enunciati “forbiti” e di spiegazioni “suadenti” trabocca anche un Dossier Arroganza


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox