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Un miliardo di "senza dio", alla faccia dei fanatismi religiosi

Di (---.---.---.40) 24 gennaio 2013 09:55

I credenti in una religione sono condizionati, a volte è addirittura a loro imposto, alla ricerca di proselitismo e di fare applicare il credo religioso. A cominciare dalla propria famiglia, assai difficilmente, in famiglia, si consente, a qualche componente di credere in una diversa religione. L’ateo, invece, non ha una religione di riferimento che lo istiga a convincere altri esseri umani a essere atei. Se a questo si aggiunge che le cose dello Stato, molte volte, sono anche cose della chiesa, mentre le cose della chiesa non si condividono mai con nessun altro, si comprende come, solo il 16% sia ateo. Dalle mie parti si dice:" Roma e tutta nostra e l’Italia è metà ciascuno"


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