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Israele: le elezioni, la colonizzazione e le abitazioni

Di Giacomo Nigro (---.---.---.192) 1 gennaio 2013 12:18
Giacomo Nigro

Nel lasciare alla NATO la gestione delle ultime pericolosissime tensioni nella regione mediorientale, gli Stati Uniti stanno dimostrando di avere una posizione meno netta su un eventuale conflitto, ma la loro possibile debolezza in questo contesto potrebbe avere conseguenze negative nei rapporti con l’Europa costretta, per forza di cose, a difendere il suo fianco mediorientale rappresentato dalla Turchia. In questi giorni la protezione della Turchia è praticamente diventata prioritaria per gli Alleati; e non è difficile scorgere nel dispiegamento dei missili sul confine turco-siriano l’intenzione di scoraggiare, più che l’esercito di Assad, l’ostilità di Teheran. Visto che esercitare un potere significa poter sottoporre al terrore i propri nemici pare che gli USA vogliano smettere di esercitare il potere di guida del mondo.

In effetti, allargando l’orizzonte al resto del mondo, che ha preso posizione sulla Palestina all’ONU: il baricentro geopolitico si sta spostando dall’Occidente verso il resto del mondo, come spiega il politologo professor Kupchan nel suo libro “Il mondo del XXI secolo non sarà degli Usa o della Cina, ma di nessuno”. Pubblicato lo scorso marzo dalla Oxford University Press e che uscirà in italiano nei primi mesi del 2013 con Il Saggiatore.


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