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I sondaggi di Grillo: democrazia diretta di rete (direte)

Di (---.---.---.72) 23 gennaio 2014 01:23

Già, ma quelle votazioni serie non rappresentano l’elettorato del M5S, sono espressione di poche migliaia di iscritti ad un blog.


Per quanto espressione di democrazia diretta (cosa lodevole), pur ammettendo massima trasparenza, buona fede e uguaglianza tra commentatori del blog di Grillo e Grillo stesso, resta un piccolo enorme problema: non è una consultazione con l’elettorato, ma con alcuni (pochi) fedelissimi.

Il che, a rigor di logica, si chiama oligarchia. In pochi decidono a nome di tutti, perché in proporzione al numero di voti che ha preso il M5S gli iscritti al blog di Grillo son davvero pochi e vengono considerati e vezzeggiati come un’elite che, al di là delle belle intenzioni edificanti, decide per molti.

Oppure, più probabilmente, Grillo spera che prima o poi tutti gli elettori (milioni di italiani) del M5S convergano sul suo blog o piattaforme collegate. Il che vuol dire milioni e milioni di click. Pur ammettendo massima buona fede, resta il nodo della proprietà privata del sito e di chi intascherebbe i ricavi di tutti questi click.

Sarebbe molto più onesto sviluppare una piattaforma priva di banner o spazi pubblicitari di alcun tipo (tanto nel M5S non hanno bisogno di rimborsi elettorali, quindi possono rinunciare anche a questi introiti, no?).

Perché no?

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