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Schierarsi con le Pussy Riot (senza dimenticare Nadja Drygalla)

Di Francesco Finucci (---.---.---.36) 5 gennaio 2013 03:07
Francesco Finucci

Il punto è proprio questo. Da una parte il nazismo come nemico epico della società post-totalitaria, dall’altro il fatto che l’ideologia democratica in realtà è tale proprio perché ha sradicato la propria essenza, ossia quella di essere un sistema politico che ha nel fatto di potersi esaurire e di non dover opporre resistenza il proprio nucleo. Il miglior stato, diceva Rousseau, non è quello che vive per sempre. In realtà, secondo il principio democratico, è quello consapevole di poter morire se la società è concorde su questo. Dato che un sistema aperto come questo non è stabile, lo si è chiuso ponendo al centro un’ideologia che fa di Hitler l’allegoria di satana (non che poi si prestasse poco al caso) per elevare un proprio epos. Il punto è proprio questo: se si costruisce un nemico che non può divulgare le proprie idee, si distrugge la democrazia. Se lo si permette a chiunque, la democrazia finisce per morire comunque. Intricato, eh?


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