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Vita a rischio di un testimone di giustizia per esigenze artistico televisive

Di Simone Amato (---.---.---.28) 13 febbraio 2009 10:54

Trovo assurdo che qualcuno presti la propria penna per devastare un film e ad un regista che sta prestando il suo impegno e la sua professione per far ricordare a tutti chi sia rita atria. Trovo imbarazzante che un giornalista come lei metta in discussione il tentativo di far ricordare chi era Rita Atria e di farla conoscere al grande pubblico. Di certo la fiction che fece la rai non fu molto chiara e non si è mai piu’ rivista ne in prima ne in seconda serata.Ma anche li sono sicuro che qualcuno, ritenedosi proprietario esclusivo dell’immagine di una vittima della mafia avrà protestato, chiedendo ancora una volta che quell’immagine non fosse diffusa.
Ed è chiaro che dietro un film ci siano delle spese da affrontare e dei guadagni presunti da ottenere.
Sono convinto che se il signor Amenta avesse sganciato un pò di soldini per la tasca dell’associazione non si sarebbe alzato questo polverone, e magari lei, caro giornalista, avrebbe scritto un pezzo sulla grande qualità artistica del signor Amenta e sulla grande valenza culturale di questo film. 
La pregherei di meditare su queste mie parole.
Cordiali Saluti
Simone Amato


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