Cortese Patrizia,
concordo con l’impostazione complessiva del suo scritto.
Dissento, però, fortemente, con un suo passaggio finale : “Perché ci si ostina a ricordare la strage del popolo ebraico, in ogni modo possibile, mettendo a tacere la morte di tanti italiani”.
La memoria storica non è mai un’ “ostinazione”. E’ sempre una monito di insegnamento per tutti, specie per le nuove generazioni. Anche, se ormai da tempo, gran parte delle coscienze dormono sonni tranquilli o distratti dagli imposti gossip.
A maggior ragione se riguarda le tragedie che il popolo italiano, tutto, è stato costretto a subire in conseguenza delle forti devianze operative praticate dal fascismo.
Un aspetto fondamentale è certo.
Le tragedie che si sono consumate ai danni di tanti cittadini con le foibe sono state una conseguenza diretta della guerra di aggressione scatenata dal fascismo e dal nazismo contro tutti i popoli europei.
Loro sono stati gli artefici principali.
Provocarono 50 milioni di morti.
Giusto ricordare tutti i drammatici eventi, e le tante vite ammazzate.. Per ribadire ancora una volta il ripudio alla guerra e alla dittatura infame.
Ieri, 10 febbraio, in diverse località le mostre all’uopo allestite dall’ANED ( associazione nazionali ex deportati) sono state aggrediti da fascisti.
Ancora c’è gente che rimpiange i “bei tempi passati”.